Tempo di ritorni, questo, per l’agente Alfa di casa Bonelli. Dopo la ricomparsa di Legs Weaver nello Speciale approdato in edicola a inizio dicembre, gli autori sembrerebbero aver optato negli ultimi tempi per un ritorno all’antico, volendosi intendere con questa formula non la consolidata tradizione di storie masticate e rimasticate bensì il rinnovamento del personaggio a partire dalle sue radici. Giunge così il turno di Sara McBain (rigorosamente senza l’“h” che contraddistingue il nome nel mondo anglosassone), ex procuratrice distrettuale con cui Nathan porta avanti da anni una tormentata e travagliatissima storia d’amore. L’ultima volta che l’avevamo vista era stato subito dopo la saga della guerra con le stazioni spaziali, quando il protagonista si trovava a percorrere le strade disastrate del nuovo mondo emerso dall’Apocalisse. In quell’occasione (si veda la minisaga sceneggiata da Michele Medda e illustrata da Giancarlo Olivares, iniziata con il numero 162. Dopo l’Apocalisse, proseguita nel 163. La Squadra Segreta e conclusasi nel 164. L’ultimo addio), Sara si ritrovava a essere una pedina nella macchinazione politica ordita da una multinazionale, la B. Yonder di Nicholas Bates (l’assonanza non suona per nulla nuova, vero?). Il multimiliardario moriva nella resa dei conti finali, e Sara partiva alla volta delle colonie marziane per coronare finalmente l’agognato incontro con una figlia data in adozione subito dopo la sua nascita.

Nel numero 187 di Nathan Never, attualmente in edicola, Bates torna nell’incarnazione ringiovanita di un clone e riprende a ordire i suoi piani, decisamente meno espliciti della volta precedente. Quando una scia di misteriose morti e scomparse comincia a decimare i dipendenti della B. Yonder coinvolti in una ricerca d’avanguardia sulla Sindrome di Oblomov (una sorta di depressione giovanile che sembra estremizzare la condizione di disagio già esasperata dalla postmoderna società della comunicazione in cui viviamo) Sara e Nathan entrano nella partita schierati l’uno all’insaputa dell’altra su fronti opposti, la prima nelle vesti di consulente per la multinazionale, il nostro in coppia con Branko incaricato delle indagini ufficiali.

Sbaglierebbe però chi credesse di trovarsi di fronte alla solita storia nera venata di rosa già letta un numero spropositato di volte, qui

La copertina del prossimo numero di Nathan Never in cui si conclude la storia iniziata questo mese, scritta da Michele Medda e illustrata da Roberto De Angelis.
La copertina del prossimo numero di Nathan Never in cui si conclude la storia iniziata questo mese, scritta da Michele Medda e illustrata da Roberto De Angelis.
come altrove. Quello che vediamo in azione sulle tavole di questo mese è infatti un Nathan Never meno politically correct del consueto, pronto a far fuoco con la sua pistola d’ordinanza e affiancato da un Branko che non esita ad arrecare danni organici di entità non lieve a chi gli ostacola la strada. A occuparsi dei testi è ancora una volta Michele Medda, artefice di una trama che tieni incollati dalla prima all’ultima pagina, complice anche il lavoro alle matite di un Roberto De Angelis eccellente come d’abitudine. Per sapere come andrà a finire non è però sufficiente giungere alla fine del volume: bisognerà attendere il prossimo numero, I figli dell’Apocalisse, in edicola fra un mese. E nel frattempo, come annunciato nel redazionale, nuovi sviluppi destinati a sconvolgere il mondo neveriano ci attendono nei prossimi mesi a partire dal Gigante in edicola a febbraio. Per scoprire se si compirà davvero l’attesa resurrezione dell’eroe più amato del fumetto SF made in Italy, a questo punto non ci resta che attendere il 2007. Nella speranza che il prossimo sia davvero, per Nathan e soci, l’anno giusto.