Storia altrettanto cupa ma anche più paranoica è invece quella narrata in New Rose Hotel. Il protagonista, che per l’intera durata del racconto non svelerà mai il suo nome, è uno

specialista in defezioni e con il suo socio in affari Fox, personaggio luciferino dalla lunghissima esperienza nel campo, organizza la diserzione di cortegiatissimi scienziati. Il loro futuro, spostato di pochi anni rispetto al nostro presente, è infatti nelle mani delle zaibatsu, le multinazionali che reggono le sorti dell’economia e del mondo. La Maas Biolabs è piccola e agguerrita e si è assicurata i servigi di Hiroshi, figura di spicco del mondo della ricerca che sta facendo passi da gigante nella sintesi di nuove miracolose proteine. Ma Hiroshi è ambito dalla Hosaka, il gigante del settore che teme la concorrenza della Maas e per questo dà mandato a X e Fox di “sequestrare” lo scienziato. I protagonisti mettono quindi in piedi un piano per sottrarre Hiroshi alle soffocanti misure di sicurezza della Maas. Sandii, enigmatica prostituta giapponese dal sangue italiano e dal passato nebuloso e incoerente, è la pedina chiave del loro gioco, che prevede di far leva sugli insaziabili appetiti sessuali dello scienziato per convincerlo a disertare. X si dedica all’addestramento della recluta, ma rimane invischiato nella rete di seduzione intessuta da Sandii.

Quando arriva il momento di mettere in atto il piano, tutto sembra filare liscio finché gli accrediti per il lavoro svolto non scompaiono dal loro conto: X e Fox vengono a sapere da un loro informatore che il laboratorio segreto di Marrakech appositamente allestito dalla Hosaka per Hiroshi è stato colpito da un’epidemia virale fulminante che non ha lasciato superstiti. I due amici capiscono quindi di essere stati raggirati. La Maas, piccola, veloce e spietata, ha preferito sacrificare il traditore piuttosto che lasciare il suo talento nelle mani della concorrenza e adesso è sulle loro tracce. Nel tentativo di coprire la fuga del suo giovane socio Fox si sacrifica, ma la corsa di X arriva al capolinea nel cubicolo di un cheap hotel nei pressi dell’aeroporto Narita, a Tokyo: il New Rose Hotel del titolo, appunto, che in inglese suona appropriatamente come “hotel nevrosi”. Il fuggitivo, ascoltando i reattori dei jet in arrivo e in partenza, rivive convulsamente i suoi ultimi giorni di vita, ricostruendo gli eventi fino ad arrivare a scoprire la cruda verità dei fatti: a tradirli è stata proprio lei, Sandii, come da manuale del doppio gioco del più classico noir spionistico. Il racconto è strutturato come un unico lungo flashback e procede per rivelazioni successive, attraverso riflessioni illuminanti sul comportamento “senziente” delle multinazionali, fino al tragico epilogo. Memorabile l’incipit, che racchiude in poche righe tutti gli elementi salienti che verranno approfonditi
nelle pagine successive: la solitudine, l’amore, l’amicizia, il tradimento, la fuga e il rifugio nel sogno.

“Sette notti a pagamento in questa bara, Sandii. New Rose Hotel. Come ti desidero, ora. Qualche volta ti colpisco. Rivivo tutto adagio, dolcemente e crudelmente. Riesco quasi a sentirlo. Qualche volta prendo dalla borsa la tua piccola automatica e faccio scorrere il pollice sulla cromatura liscia, da poco prezzo. Una calibro 22 cinese, il foro della canna non più grande della pupilla dilatata del tuo occhio scomparso.
Fox è morto, Sandii.
Fox mi aveva detto di dimenticarti.”