Anche nella sua colonna sonora, Monster House sembra riecheggiare più o meno inconsapevolmente le atmosfere del cinema di Tim Burton. Peccato che Douglas Pipes non sia Danny Elfman e nonostante una serie di soluzioni interessanti e divertenti la maggior parte dello score risulti eccessivamente piatto. Le buone idee, però, ci sono e quando vengono sfruttate hanno un ottimo impatto sonoro e stilistico.