Dopo Venere su Odissea approda Marte, ma mentre nel caso del romanzo di Pohl, Il segreto dei Donovan, si trattava di un Venere vecchia maniera il Marte di Robert Sawyer è moderno, ostile e desolato, ma non per questo meno affascinante, con la sua città di frontiera e i coloni attratti dalla possibilità di fare fortuna alla svelta.

Furto d'identità comincia come un classico noir, la bellezza che assolda il detective privato, abile ma squattrinato, per ritrovare il marito scomparso, un vero cliché del genere.

Solo che sia il marito che l'ansiosa mogliettina sta cercando è un "trasferito", uno dei pochi fortunati che possono permettersi il trasferimento della loro personalità in un corpo sintetico.

Anche la donna, Cassandra Wilkins, è una sintetica, la sua bellezza deriva probabilmente da una scelta attenta del nuovo corpo, ma sono particolari che ad Alexander Lomax, il protagonista della storia, interessano fino a un certo punto.

L'occhio privato si mette subito in caccia, riuscendo nell'incarico assegnatogli in un tempo davvero breve, ma le cose non sono mai davvero quello che sembrano, e la soluzione del mistero iniziale è solo una chiave verso domande più inquietanti.

Robert J. Sawyer è uno dei più interessanti scrittori di fantascienza degli ultimi anni, dotato di una straordinaria capacità di contaminare diversi generi letterari, confezionando opere di indubbio fascino.

Furto d'identità è un convincente connubbio tra hard-boiled e fantascienza, inizialmente gli elementi fantascientifici sono pochi, ma Sawyer riesce a introdurli in modo del tutto naturale, per dare un esempio si possono citare i cubetti di ghiaccio secco, che sublimano invece di sciogliersi come i più normali cubetti d'acqua, rara e costosa sul pianeta rosso.

La vita non è facile a New Klondike, che è una città di frontiera, dove molti avventurieri cercano fortuna e la leggendaria "vena madre", ricca di fossili preziosissimi, che hanno ispirato una piacevole inconsueta copertina, che a qualsiasi geologo farà venire in mente la formazione del "rosso ammonitico lombardo".

I colpi di scena non mancano, e indovinare che cosa davvero stia succedendo non è facile, anche se alla fine tutti gli indizi si incastrano in un puzzle perfetto.

In definitiva un ottimo romanzo, assolutamente imperdibile per gli appassionati di indagini fantascientifiche, con.

Robert J. Sawyer è nato a Ottawa nel 1960, è vissuto per molto tempo a Toronto (città che viene spesso citata nelle sue opere) e attualmente vive a Mississauga, in Ontario.

Lo scrittore canadese è autore di molte opere che hanno vinto il premio Nebula (The terminal experiment, 1995) e il premio Hugo (Hominidis, 2003), emergendo sulla scena fantascientifica come uno dei migliori scrittori degli ultimi anni.