Eccoci arrivati. Finalmente esce nelle edicole italiane l’ultimo numero della miniserie creata da Tito Faraci per la Sergio Bonelli Editore: Brad Barron.

L’ex marine e biologo ci ha accompagnato per 18 numeri con le sue avventure ambientate negli anni ’50 in una Terra invasa dalla razza aliena dei Morb e colonizzata da queste creature feroci e mostruose.

Abbiamo seguito le peregrinazioni del nostro eroe nel tentativo di sopravvivere in un mondo crudele e spietato, cercando di aiutare le persone incontrate sul suo cammino e con unico obiettivo nella mente e nel cuore: ritrovare la moglie Gloria e la giovane figlia Lucy.

Siamo arrivati ai capitoli finali e ora tutto è pronto perché i fili della narrazione si risolvano a svelare il disegno finale dei Morb e della loro creatura divina: l’Unico.

Gli ultimi tre numeri della serie costituiscono una sorta di trilogia all’interno della serie che riporta Brad Barron al punto da cui tutto era cominciato: Manhattan nel cuore della nave madre Morb.

Brad Barron ritrova i vecchi commilitoni dello sbarco in Normandia, pronti a tentare il tutto per tutto pur di debellare la minaccia Morb. Soldati disposti ad ogni cosa pur di vincer e armati dalla iper-tecnologiche corazze ideate dai migliori scienziati e tecnici sopravvissuti all’invasione Morb.

Vi è solo un obiettivo. Distruggere la nave madre dei Morb e da lì dar vita alla riconquista del pianeta, null’altro importa, nessun altro obiettivo conta.

Per Brad Barron però questo attacco ha anche un altro significato, trovare e salvare al moglie e la figlia imprigionate all’interno della nave aliena. Brad Barron sa perfettamente che si tratta di una trappola per catturarlo ma poco gli importa, finora ha lottato e combattuto solo nella folle speranza di ritrovare Gloria e Lucy.

L’ultimo numero, “Vincitori e Vinti” è così anticipato dal sito della Bonelli: "La saga di Brad Barron giunge al suo epilogo! Nell'astronave-madre dei Morb, annidata fra le macerie di Manhattan, Brad affronta il suo nemico più potente e pericoloso, nella speranza di ritrovare e salvare la moglie e la figlia. Intanto, dal passato, riemerge una verità rimasta nascosta troppo a lungo, che dà un nuovo senso alla lotta fra Brad e i Morb. Ma un uomo solo potrà salvare il mondo?"

Ci eravamo già occupati della miniserie di Brad Barron su queste pagine e i dubbi e le perplessità che erano sorti dopo la lettura del numero uno Non Umani di Brad Barron si sono progressivamente trasformati in certezze. Tito Faraci ci ha proposto una miniserie senza alcuno spunto di originalità, chiusa in cliché ripetuti infinite volte tanto da diventare noiosi e fastidiosi.

Neppure la libertà di poter lavorare a un progetto che aveva una durata precisa ha permesso agli autori di Brad Barron di tentare qualcosa di nuovo, fuori dagli schemi e almeno un poco creativo. Leggendo i diciotto numeri abbiamo riscontrato tutti gli schemi già presenti nella tipica produzione Bonelli e una riproposizione (senza alcuna rielaborazione originale) di temi, spunti, argomenti tipici della fantascienza anni ’50 e ’60.

Un lavoro di copia/incolla di tutta una letteratura, una cinematografia che avrebbero meritato maggior rispetto.

Come lettori e come amanti della fantascienza siamo rimasti profondamente delusi da questo nuovo tentativo della Sergio Bonelli Editore di cimentarsi con la fantascienza, anni dopo il fortunato Nathan Never. Nonostante tutto, da innamorati del fumetto, continueremo a leggere le avventure che ci verranno proposte e confidiamo nei nuovi progetti che bollono in pentola… tra cui una miniserie, prevista per il 2008, ideata e creata da Antonio Serra in collaborazione con Stefano Vietti.