di Luigi Pachì e Silvio Sosio

thread Quando gli ascolti sono bassi, quando si presume che la gente dorma o abbia di meglio da fare che guardare la televisione, allora è il momento in cui dappertutto germogliano le serie televisive di fantascienza, le maratone di film fantastici d'epoca, gli episodi inediti di Star Trek, i ripescaggi dei telefilm ormai leggendari.

Se per tutto l'anno questi momenti sono relegati alle ore notturne, quelle poche ore irreali fra quando l'ultimo nottambulo è andato a nanna e quando si sveglia il più mattiniero, in estate spuntano in ordine sparso, durante la giornata, nel pomeriggio, alla sera, all'ora di pranzo.

Ecco così rifiorire Earth 2 (Progetto Eden) e Lois e Clark a mezzogiorno su Rai Tre, nascere serie nuove di zecca come Nowhere man (Il filo del passato), l'ottimo Seven days su Rai Due, arrivare gli attesi Buffy e Sliders (I viaggiatori) su Italia 1.

E poi, addirittura una trasmissione, in prima serata su una rete nazionale; un evento quasi unico (ricordiamo solo una triste serie di dibattiti con Fruttero & Lucentini molti anni fa; oltre naturalmente a programmi come Cronache della galassia o Fantasy, ma relegati a reti locali o a circuiti). Dottor Futuro, su TMC 2, propone una riedizione per la prima volta completa - addirittura restaurata con le scene tagliate - di UFO, e un magazine con interviste, notizie, ospiti. Il taglio - almeno dalla prima puntata, l'unica che abbiamo visto finora - forse è un po' troppo per nostalgici, non sappiamo effettivamente quanto possa far presa sulle generazioni più giovani, che sono poi quelle anche numericamente più rilevanti per il nostro genere. Però, be', noi un po' nostalgici lo siamo e ce la godiamo. Vedere spezzoni di Thunderbirds, interviste con Ed Bishop e cose del genere ci fa soltanto piacere.

Così, mentre la fantascienza di lusso di X-Files svanisce con Mulder rapito dagli extraterrestri e Dana incinta non si sa di chi (perbacco, un finale di stagione degno di Beautiful!), noi ben lungi dal rattristarci ci freghiamo le mani, pensando agli episodi inediti di Voyager che arriveranno dal 19 luglio su Rai Due tutti i giorni, pensando a Seven Days che sembra una bella serie onesta e divertente alla domenica sera, e a Dottor Futuro e la sue presentatrice dai capelli viola al giovedì. Noi siamo a posto.

Ma se per caso vi sentiste troppo soddisfatti, in questa messe di sf televisiva provvediamo subito a farvi rimpiangere quello che in TV non c'è, cioè Deep Space Nine. O meglio, in TV c'è, solo che bisogna dotarsi di satellite e di abbonamento per ricevere Canal Jimmy, che fra l'altro trasmette anche un'altra chicca appetitosa, Agente Speciale.

Sulla scia ideale dei due speciali che abbiamo dedicato sul n. 18 a The Next Generation e sul n. 23 alla Serie Classica, ci dedichiamo questa volta alla terza - e per molti la più interessante - serie di Star Trek, che si è conclusa con un gran finale proprio lo scorso anno. Abbiamo cercato di mettere assieme varie voci, vari punti di vista, nell'intento di stuzzicare l'interesse anche di chi non sia proprio così appassionato di Star Trek da sapere già tutto dalla A alla Zetar. Il malloppo è grosso, così non vi sentirete troppo soli in agosto, il nostro mese di vacanza.

Per chi di Star Trek proprio non vuol sentire parlare abbiamo un affascinante saggio di Vittorio Catani (i suoi interventi sono sempre vere e proprie avventure curturali), una scelta di pensieri di Antonio Caronia, e un minispeciale sul Libro dell'Impero di Adalberto Cersosimo, uscito da poco presso la Nord, comprensivo di intervista con l'autore.

Fra i racconti c'è il vincitore dell'ultima edizione del premio Alien, Nello specchio della mente di Gabriele Guerra. E da non perdere nelle rubriche l'ultima puntata del divertentissimo resoconto dell'Italcon di Curtoni, la storia della fantascienza di Valla, l'imitazione di Hyperion di Grasso, e... be', e tutto il resto.

Per agosto non contate su di noi. Ci rivediamo a settembre, e buone vacanze a tutti.

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