di Luigi Pachì e Silvio Sosio

thread Dobbiamo ammetterlo, noi internettiani siamo un po' perversi. Del resto è ormai un fatto accertato, almeno a sentire altri media, come giornali e televisione: su internet impazza la pornografia, chi frequenta le chat rischia di essere catturato da maniaci di ogni genere, e tenete lontani i bambini perché i pedofili li rapiscono attraverso lo schermo. Meglio stare alla larga dai computer, e professare con aria di superiorità che "io preferisco il sesso naturale a quello virtuale".

Be', chi utilizza internet tutti i giorni sa che non è esattamente così. Magari il girettino sui sito porno lo si fa nei primi due o tre giorni di prova, giusto per vantarsi con amici non molto sofisticati; ma poi ci sono tante altre cose interessanti per le quali vale la pena navigare. Fra queste, speriamo, anche poter leggere riviste come Delos.

Con questi sani principi in mente noi che ci sentiamo un po' pionieri della rete e proviamo una forte tendenza all'evangelizzazione andiamo in giro a professare che non è vero, che internet è una cosa seria, che è il medium del futuro, la diffusione della conoscenza umana, la globalizzazione della cultura, la democrazia definitiva, e altri alti ideali.

Caro lettori, ora siamo fra noi, però, e possiamo parlare francamente. Internet mette in comunicazione una fetta sempre più ampia di umanità, e il quadro che se ne trae quanto a maturità sessuale è piuttosto sconfortante.

Per esempio, come ben sanno le donne che usano la rete, è abbastanza normale che una utente che abbia magari una pagina web personale o un indirizzo ICQ riceva in una settimana una media di tre o quattro proposte di "fare conoscenza" da parte di perfetti sconosciuti, che si sentono in dovere di contattarla anche solo sulla base del nome femminile. Niente di drammatico o dannoso, ma davvero un po' sconsolante.

Un altro ottimo modo per deprimerci su questo argomento lo troviamo andando a vedere le statistiche degli accessi a Fantascienza.com. Una delle rilevazioni che il nostro fantastico software (autoprodotto) ci fornisce riguarda le parole chiave inserite dagli utenti nei motori di ricerca, attraverso i quali hanno trovato pagine del nostro sito e sono quindi giunti fino a noi. In maggio troviamo al quinto e sesto posto le paroline "figa" e "sesso", seguite all'ottavo da "pornostar". Se 29 persone sono arrivate a Fantascienza.com cercando "Robert Sheckley", ben 55 invece cercavano "Sabrina Salerno", 50 "Moana Pozzi" e 51 "Angela Cavagna", chiunque essa sia (non mi risulta scriva fantascienza, comunque).

Chi dovesse sentirsi un po' debole nel vocabolario dei termini propri o gergali riguardanti organi o azioni volte alla riproduzione, ce lo dica che gli forniamo l'indirizzo per consultare queste statistiche. Il campionario dovrebbe essere completo.

Non chiedeteci però in quali pagine di Fantascienza.com queste ricerche siano approdate. Il fantastico software non lo dice.

Anche la classifica delle pagine più lette di Delos dà qualche indicazione interessante. Per qualche motivo strano - probabilmente l'indirizzo è finito in qualche elenco di link molto frequentato - l'articolo della rivista che ha avuto maggior successo è stata l'intervista di Marco Spagnoli a Monica Bellucci. La quale deve avere, almeno a stare alle nostre statistiche, uno stuolo di fan davvero impressionante. Solo in maggio quella pagina ha avuto 1500 accessi. Al secondo posto neanche a dirlo abbiamo Sex Files, un articolino che avevamo confezionato apposta per vedere se davvero bastava la parola "sex" per fare tanti accessi su una pagina. Speravamo di no.

Ma poi, insomma, uno del proprio tempo libero ne può fare quello che vuole. In fondo anche il nostro scrutare queste statistiche può essere visto come una pratica un po' voyeurista. Del resto abbiamo subito messo le mani avanti riconoscendo di essere un po' perversi.

E per non smentirci in questo numero ospitiamo un bell'articolo di Vittorio Catani intitolato Fantasex: si tratta di un intervento approfondito e interessantissimo, come sempre sono quelli di Vittorio, che riesce a citare decine di opere mostrando una competenza e una conoscenza della materia impareggiabili, e contemporaneamente a tenere il lettore incollato alla pagina, affascinato dai suoi itinerari culturali. Immaginiamo che questa pagina farà un sacco di accessi; speriamo che qualcuno degli allupati che arriverà lì sperando di trovare chissà cosa magari perda un po' di tempo a leggersela, potrebbe scoprire nuove frontiere...

Marco Spagnoli, il nostro mitico inviato, un paio di settimane fa ci ha lasciato un messaggio in segreteria: "ce l'abbiamo spazio per un intervista con un attorino esordiente? Dobbiamo aiutarlo poverino... ha fatto un telefilm sconosciuto, qualcosa come Y... no, X Files..." Eh, già: colpaccio! Intervista in esclusiva con David Duchovny, forse (per restare in tema) il più gettonato sex symbol televisivo dopo (dopo?) George Clooney.

Sempre Marco ha intervistato anche Roger Christian, regista di Battaglia per la Terra. Roberto D'Onofrio invece ci porta a fare un giro nel cinema di "serie B" che si può vedere solo ai festival, perché poi non viene mai distribuito.

Tornando alla fantascienza classica, ospitiamo in questo numero anche un simpatico confronto tra alieni vanvogtiani e alieni dickiani, e la seconda puntata del viaggio "di avvicinamento" al 2001 di Giuseppe Lippi. Naturalmente c'è come sempre un sacco di altre cose interessanti, da sviscerare navigando fra le pieghe di questo numero di Delos, ma lo lasciamo a voi.

Alla prossima!

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