Formato più grande, venti cm per dodici e mezzo, quasi cinquecento pagine, bella illustrazione di Victor Togliani a piena copertina, costina arancione e un accessibilissimo prezzo di 6,90 euro. Così si presenta il primo volume della nuova serie figlia di Urania, chiamata Urania Le grandi saghe. Curata naturalmente da Giuseppe Lippi, la serie dovrebbe ospitare cicli completi, e inizia con una delle saghe più riuscite della fantascienza avventurosa, quella di Tschai di Jack Vance.

"La collana delle Grandi saghe nasce da un'idea messa a punto circa due anni fa e che ha richiesto lunghi tempi di gestazione: riunire un ciclo completo della fantascienza in un maxivolume estivo" dice Giuseppe Lippi. "Inizialmente pensavamo a cicli recenti, come la grande trilogia di Peter F. Hamilton (diventata decalogia in Urania) oppure ai romanzi di Nancy Kress. Man mano abbiamo allargato il tiro fino a comprendere, nel ventaglio delle possibili scelte, vasti affreschi del passato come la saga degli Chtorr di David Gerrold o il ciclo dei Berserker di Fred Saberhagen."

Ma il progetto a questo punto doveva fare i conti con i problemi pratici. "In realtà, ci siamo resi conto che un solo volume difficilmente avrebbe potuto ospitare una saga di tremila pagine e abbiamo cominciato a restringere il campo alle cose concretamente fattibili. La scelta è caduta sulla serie di Tschai perché era quella che meglio si prestava a un'operazione inaugurale: un numero di pagine adeguato, una ragionevole assenza dal mercato (parecchi anni, anche se in precedenza aveva avuto numerose edizioni) e la fama di un super-classico."

Mondadori non si sbilancia con un'eventuale periodicità. "Se la proposta di quest'estate avrà successo, calibreremo il nostro tiro e faremo proposte anche più recenti" dice ancora Lippi. "E' allo studio, fra l'altro, una doppietta di volumi nel caso dei cicli più lunghi, che potrebbero uscire contemporaneamente o a distanza di qualche mese. Tutto questo lo verificheremo in autunno, quando avremo i dati di vendita di Tschai. Per ora, consideriamolo un test in attesa di confermare le potenzialità della collana."