Con i suoi 450 chilometri di diametro è il cratere terrestre più grande che si conosca. Si trova in Antartide, nella Wilkes Land, regione situata nell'East Antarctic Sheet ed è stato scoperto di recente grazie alle analisi effettuate da una squadra della Ohio State University dei dati acquisiti nell'ambito del progetto Grace, il sistema satellitare della NASA capace di rilevare le anomalie gravitazionali. Il cratere, infatti, si trova sotto una coltre di ghiaccio di spessore dell'ordine del chilometro, rendendo praticamente impossibile ogni altro tipo di rilevazione. Ma ciò che rende sensazionale la scoperta sono le dimensioni del cratere, di gran lunga maggiori del più grande bacino di impatto conosciuto finora (quello di Vredefort in Sud Africa di 300 km di diametro) e più del doppio di quelle del cratere di Chicxulub in Yucatan, resto dell'impatto di 65 milioni di anni fa ritenuto responsabile dell'estinzione dei dinosauri. Il cratere antartico sarebbe la cicatrice di un impatto con un corpo celeste di circa 50 chilometri di diametro, che avvenne 250 milioni di anni fa, tra il Permiano e il Triassico, e che causò la più grande estinzione di massa conosciuta nella storia della vita sulla Terra, con la scomparsa di oltre il 90% delle forme di vita del pianeta. "In confronto, quello che avvenne circa 185 milioni di anni dopo (quello che estinse i dinosauri, NdR) fu ben poca cosa", ha spiegato Ralph von Frese, il geologo della Ohio State University che ha coordinato la ricerca. Gli scienziati ritengono infatti che, non solo l'impatto causò una svolta biologica globale e radicale nell'ecosistema terrestre, ma contribuì in maniera significativa a cambiare la storia geologica della Terra, indebolendo Gondwana, il continente unico che allora dominava le terre emerse, e innescando così il processo di deriva dei continenti, che portò alcuni milioni di anni dopo l'Australia a separarsi dal resto delle terre emerse. Grace, acronimo che sta per Gravity Recovery And Climate Experiment, è un sistema coordinato di due satelliti gemelli che, da orbite polari distanti circa 220 chilometri, a un'altezza dal suolo di circa 500 chilometri, è in grado di stimare con grandissima accuratezza e sensibilità le variazioni locali della densità di massa attraverso la misurazione anche di minime fluttuazioni nella forza di gravità, che, com'è noto, è direttamente proporzionale alla massa. Questo è di importanza fondamentale nello studio della distribuzione delle masse della Terra e della sua variazione nel tempo. Oltre all'ambito geologico, il sistema Grace è importante per studi in campo oceanografico, climatologico e atmosferico.