Lo scrittore polacco Stanislaw Lem è morto ieri a Cracovia, città nella quale risiedeva da molto tempo, all’età di 84 anni. Ne ha dato notizia all'agenzia di stampa Pap, il suo assistente.

Lem è lo scrittore di fantascienza non-angloamericana più famoso al mondo. I suoi romanzi sono stati tradotti in circa 40 lingue ed hanno venduto oltre di 20 milioni di copie.

Nato a Lwów, il 12 dicembre 1921, Lem studia giovanissimo Filosofia, ma si laurea in Medicina alla locale Università. In seguito, abbandonata la Medicina, si dedica alla Biologia e alla Cibernetica, discipline sulle quali pubblicherà anche numerosi saggi. Una formazione prettamente scientifica, la sua, che s’incastrerà perfettamente nei meandri letterari che lo scrittore riesce a creare successivamente.

Nel 1951 pubblica Il pianeta morto (Astronauci), il suo primo romanzo di fantascienza, ma smette di scrivere e lavora come assistente di laboratorio, a causa di pressioni politiche dovute anche ai numerosi saggi ed articoli scientifici che pubblica in quegli anni e che evidentemente vengono ritenuti scomodi.

Nel 1953, riprende a pubblicare romanzi di fantascienza e articoli scientifici. Oblok Magellana, dove viene narrata la vita di astronauti a bordo di una gigantesca astronave, viene pubblicato nel 1955. Seguono, negli anni successivi, Eden (1959), dove viene introdotto il tema dell’incomunicabilità tra intelligenze aliene, e Powrót z Gwiazd (1961), fino alla pubblicazione del suo romanzo più celebre Solaris (1961).

Lem adottando un registro fantascientifico, ha analizzato nei suoi romanzi, l’impatto enorme delle scoperte scientifiche e delle nuove tecnologie sulla vita dell’uomo e, più in generale, sulla società. Le sue opere possono essere lette anche come romanzi filosofici, in cui si innestano tematiche come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, della biogenetica o delle risorse energetiche.

Tra le altre opere dello scrittore, ricordiamo Cyberiade (1965), Il congresso di futurologia. (1967), Memorie di un viaggiatore spaziale (1971) e la raccolta di racconti Fiabe per robot (1968), tutte ripubblicate di recente in Italia dalla Marcos y Marcos

La sua fama crebbe enormemente, quando il regista Andrej Tarkovskij. portò sul grande schermo Solaris, che fu premiato al Festival di Cannes del 1971 e fu accolto come la risposta sovietica a 2001: a Space Odyssey di Stanley Kubrick. Nel 2002 Steven Soderbergh ne ha fatto un remake meno riuscito di quello di Tarkovskij, con protagonista George Clooney.

Nel 1973 riceve in Polonia il prestigioso Premio di Stato, mentre nel 1976 riceve il Grand Prix al terzo Congresso Europeo di Fantascienza, tenutosi a Poznan in Polonia. Lem era talmente stimato ed amato in patria che, nel 1977, venne candidato al premio Nobel per la Letteratura. La sua città d’adozione, Cracovia, lo ha nominato cittadino onorario.

Dal 1987, Lem aveva interrotto la sua carriera di scrittore.