a cura di

Roberto Genovesi

Interazioni Il diavolo, questo seduttore


Tra le forme della narrativa insieme a libri, cinema, televisione e fumetti oggi c'è anche il videogioco. Un canale espressivo che sta raggiungendo una notevole complessità e maturità e che non di rado scambia bidirezionalmente ispirazione con il cinema. Roberto Genovesi, scrittore, sceneggiatore e direttore di alcune delle più vendute riviste di settore in Italia, tiene d'occhio per noi questo mondo magico e interattivo, nei suoi rapporti col nostro genere preferito.

Il mito dell'angelo ribelle, tra cinema e videogiochi, torna prepotente alle soglie del 2000.

Ve ne sarete sicuramente accorti. Questo è il momento del diavolo. Sarà per colpa di Nostradamus che fin dal millennio scorso ci ha tempestato di profezie malefiche sulla fine del mondo. Sarà per colpa dell'Apocalisse biblica che fin da piccoli ci ha martellato la domenica in chiesa con avvisi e minacce. Sarà più semplicemente perchè quella umana è una razza di animali piuttosto fifoni. Sarà per tutte queste cose ma sta di fatto che il Natale del 1999 che si affaccia al terzo millennio vede il diavolo e la fine del mondo come indiscussi protagonisti.

Al cinema ci hanno pensato i blockbuster americani a solleticare la nostra paurosa fantasia mentre nell'universo dei videogiochi il palcoscenico è stato conquistato da due o tre titoli piuttosto interessanti che vi consiglio come valida alternativa per il prossimo 24 dicembre al posto della messa di mezzanotte.

Primo fra tutti Faust un gioco di ruolo in sette parti, realizzato dalla Cryo e distribuito da C.T.O.. Marcellus Faust (ovvero il giocatore) regna su Dreamland, un parco dei divertimenti abbandonato, al confine tra il Paradiso e l'Inferno. Nell'instabile America dagli anni venti agli anni sessanta, l'America del jazz, delle feste e della violenza, dovrà confrontarsi con Mefistofele, il famoso demone, manipolatore e personificazione della Tentazione. Questo grande seduttore, con il suo irresistibile sangue freddo, seduce quelli che incontra portandoli alla perdizione.

Tema del confronto è dunque la Tentazione nelle sue sette possibili (ma non uniche) rappresentazioni terrene. Grafica 3D, una solida storia e la mancanza di frenesia tipica dei giochi che tanto piacciono alle giovani generazioni fanno di questo titolo un prodotto piuttosto interessante che strizza l'occhio alle leggende demoniache della tradizione del romanzo gotico e del romanticismo ottocentesco.

E' interessante poi l'impostazione del gioco e dei sette episodi. Ognuno di questi incontri rappresenta una pericolosa avventura realizzata come un episodio di una serie televisiva, con riconoscimenti, prologo ed epilogo, con sottofondo di jazz: Lee Koonitz, John Lee Hooker, Sarah Vaughan, Marvin Gaye, Stan Getz,...

Per restare in tema vi propongo l'acclamatissimo ma poco pubblicizzato Nocturno di matrice ispano-americana. Una avventura in 3D ambientata in un universo dalle cupe atmosfere anni '40 dove un investigatore chiamato Straniero se la vede con una serie di "casi" non proprio di routine dove la fanno da padroni vampiri, licantropi e affini. Le ambientazioni spaziano dalla Transilvania ai Tropici e le storie riescono, grazie ad una atmosfera ben calibrata, a catturare l'attenzione del giocatore fino in fondo.

Abbondante ed intelligente l'uso delle telecamere mobili così da trasformare un videogioco già potenzialmente interessante in un gradevole film interattivo senza l'ausilio di figure umane.

Guardiamo la faccenda dalla parte dei "bianchi". Allora è doveroso citare anche Messiah, distribuito dalla Halifax. Così recita la pubblicità del gioco: "un fenomenale impiego di tecnologie avanguardistiche per creare un gioco eclettico, originale, e incredibile! Ripulisci il mondo dal male che l'ha ormai completamente corrotto!"

In sostanza il giocatore deve mettersi nei panni di un neocristo un po' più incazzato della prima versione. Ma il divertimento è assicurato. Tranquilli, tranquilli. Alla fine nientre croci.

 INDIRIZZI UTILI CTO: www.cto.it

Halifax: www.halifax.it



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