Lo scrittore Guido Mascagni  ci narra degli avvenimenti che accadranno in Italia in un prossimo futuro con il romanzo La chiave della peste.

È una Italia con ancora problemi di tossici, borsaioli e tanta microcriminalita’  a cui si oppone una futura “milizia”, un futuro colonizzato (ma forse lo è già adesso) da un potere mediatico protervo che regna grazie ad ignoranza, superficialita’ e manipolazione esercitata attraverso la comunicazione distorta.

Il protagonista si trova ad indagare su di un delitto, un passato fatto di codici e…. una nuova peste.

Dalla quarta di copertina: Nella futuribile e multietnica pianura padana del 2030 un omicidio apparentemente come tanti, troppo facilmente etichettabile come resa dei conti tra la Milizia e la microcriminalità di tossici o borsaioli, segna l'inizio di questo giallo che vede come protagonista il professor Ulisse Evangelisti. Un CD, l'incontro di Evangelisti con una sua ex-allieva, il ritrovamento di un enigmatico messaggio registrato sul compact disk e chiamato Peste... Sono indizi di un romanzo che si dipana in un futuro possibile, in un crescendo di situazioni che vedono mischiarsi la peste di manzoniana memoria, un passato fatto di codici e frasi latine e un futuro popolato da hacker informatici.

La chiave della peste di Guido Mascagni. Alberto Perdisa Editore, collana Bologna città del giallo, pag. 370, euro 10,00.