Come sarebbe se la vita fosse come Star Trek? Non si sa, difficilmente riusciremo a vederla, per ovvi problemi temporali, ma qualcuno, che risponde al nome di Susanna Ricci, s’è immaginato la cosa un po’ più in piccolo, cercando di trasporre i colleghi dello Star Trek Italia Magazine all’interno della quarantennale saga. Esilarante il risultato che denota uno spiccato senso dell’umorismo ma soprattutto di autoironia, un cocktail sempre vincente, che ha permesso, anche questo mese, di sfornare un buon numero. Svariati gli articoli che trattano episodi di The Next Generation, di Voyager e della Serie Classica, senza tralasciare le consolidate rubriche sulle razze e sui libri. Lorenzo Pifferi gioca con i colori, con le percezioni usando il chimico Albert Hofmann quasi come fonte di ispirazione, il tutto passando attraverso Martin Mystere. Ci sorge il dubbio che si sia immedesimato troppo nell’articolo, anche se il primo a farne le spese è il titolo del pezzo, “la frittata colorata”. Un paio di articoli di Paolo Longarini, che è sempre buona norma igienica leggere, sulla fantascienza al cinema e su L’ultima porta del cielo, libro di Dean Koontz, completano il numero di questo mese, anche se nel centro nella pagina principale, fa bella mostra la consueta vignetta di Borry, un po’ sconsolato e in crisi creativa. Per leggere tutto questo e molto altro ancora collegatevi al sito: www.startrekitaliamagazine.it.