La crisi di Star Trek colpisce anche la redazione dello Star Trek Italia Magazine. Purtroppo il susseguirsi di insulse notizie di ogni genere e fattura non fa bene a nessuno, fan Trek e non. Ma a discapito di tutto e tutti, e non si è nemmeno troppo stupiti di questo, i ragazzi dello STIM emergono alla grande da questa crisi, uscendo con un numero dalla veste meno trekkista, ma con diversi articoli di vario genere, che comunque non si discostano molto dalla fantascienza, dal fantasy e dal fantastique. Sul numero di febbraio infatti potremo leggere, tra i tanti, un delizioso articolo di Chiara Salvioni dal titolo Seven Up. Un viaggio all’interno di un’epoca, vista dagli occhi di ragazzini di sette anni e degli stessi a 14 e poi 21 e poi 28 e poi 35 e 42. Finite le feste anche i buonismi, che comunque non hanno mai trovato terreno fertile in quel della redazione, vanno in vacanza e ce lo confermano Rossella Marchiselli, direttore della rivista, e Paolo Longarini, che con i loro articoli esprimono tutto il loro dissenso, giustificato o meno, su alcune perle cinematografiche e letterarie. Se invece non riuscite vivere senza notizie su Star Trek, potete trovare nelle news quello che cercate. A consolidare il carattere sbarazzino della redazione, un articolo di Domenico Ciccone, che si fa e ci fa del male, volendo spiegare la carriera di Robert Duncan McNeill, Tom Paris in Voyager, e soprattutto qual è stato il suo ultimo lavoro. Articoli sulle razze, sulle varie serie e la bizzarra vignetta di Borry, completano questo numero della rivista, che se ancora non lo sapete, la potete trovare a questo indirizzo. www.startrekitaliamagazine.it.