Isaac Asimov vanta un primato straordinario: aver pubblicato nella sua vita quasi 500 libri. Non tutti di fantascienza, ovviamente. Anzi, la sua produzione fantascientifica è paragonabile in termini di quantità a quella scientifica. Già, perché il buon dottore, è stato anche uno straordinario divulgatore scientifico. Questa sua “doppia carriera” è alla base del riconoscimento da una rappresentanza di scienziati di tutto il mondo gli hanno conferito, eleggendolo come miglior scrittore di fantascienza di tutti i tempi. L’inchiesta è stata voluta dal quotidiano britannico The Guardian che ha chiesto a sessanta scienziati di tutto il mondo di indicare i loro scrittori di science fiction preferiti.

Vista la sua biografia, era quasi scontato che Asimov arrivasse primo in questa speciale classifica. L’autore del ciclo della Fondazione si è infatti laureato in Chimica alla Columbia University di New York, dove poi ha preso anche il dottorato e una seconda laurea in Biologia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, lavora come Chimico presso la U.S. Naval Air Experimental Station a Philadelphia. Insegna prima alla stessa Columbia University e poi biochimica alla facoltà di medicina di Boston, dove svolge ricerche sui farmaci contro la malaria con il professor Robert C. Elderfield.

La vita accademica, però, non gli troppo consona, tanto che l’abbandonò nel 1958, per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. Ma questo non gli impedisce di scrivere centinaia di libri sugli argomenti scientifici più vasti, dall’astronomia alla biologia, fino alla robotica, di cui fra l’altro fu l’inventore del termine.

Nella classifica del Guardian, non mancano altri scrittori-scienziati, come Fred Hoyle e Arthur C. Clarke, ma compaiono anche John Wyndham, Philip K. Dick, H.G. Wells, Ursula K. Le Guin, Ray Bradbury, Frank Herbert e Stanislaw Lem.