Rileggendo a distanza di decenni un romanzo che era piaciuto alla prima lettura si corre il rischio che l'opera non regga, e il bel ricordo venga cancellato dalla consapevolezza di avere tra le mani una ciofeca.

Riprendendo in mano Ed Egli maledisse lo scandalo mi aspettavo qualcosa del genere, Mack Reynolds non è certo un autore di primo piano, e questo non è uno dei suoi migliori romanzi.

In realtà è successo il contrario, appena iniziato a leggere mi sono reso conto di rammentare benissimo la prima parte, anche se non ricordavo che fosse in questo romanzo, e in breve mi sono trovato immerso nella lettura.

La storia racconta le disavventure di un conduttore radio in carriera, Ed Wonder, alle prese con un predicatore itinerante molto particolare, Ezechiele Giosuè Tubber, e con la sua deliziosa figlia Nefertiti.

Abituato a trattare con millantatori, fanatici e imbroglioni Ed si aspetta di trovarsi di fronte a un altro personaggio della stessa risma, ma una (brutta) sorpresa lo aspetta.

Per quanto le idee del predicatore siano radicali non sembrano irragionevoli, e per di più Tubber si rivela dotato di un potere straordinario, quando è in preda all'ira lancia maledizioni che funzionano.

Nella quarta di copertina, che qui è in realtà un'aletta, si dice che "Il fuoco, la morte e le piaghe più terribili si abbattono sui nemici della moralità e della decenza...", ignoratela, o strappatela a morsi, se più vi aggrada, le maledizioni non sono piaghe bibliche, vi lascio il piacere di scoprire cosa riguardano.

Purtroppo i vari incontri tra Wonder e Tubber sfociano sempre in una nuova maledizione, la situazione peggiora rapidamente e in breve tempo Stati Uniti e resto del mondo si trovano sull'orlo del disastro.

Reynolds ha scritto un romanzo che tratta in maniera umoristica argomenti molto seri, che sono attualissimi adesso ma che a metà degli anni sessanta erano praticamente sconosciuti, un buon esempio della fantascienza "sociale" che si andava affermando in quel periodo.

Le prediche di Ezechiele Giosuè Tubber riguardano, più che la religione, l'economia, Reynolds per bocca del suo personaggio lancia un allarme sullo spreco nella nostra società, che rischia di trovarsi senza risorse per un vano tentativo di trovare la felicità nei beni materiali.

Frasi come "Il consumo di petrolio è triplicato dalla fine della seconda guerra mondiale, e benchè gli Stati Uniti possiedano solo un settimo dei giacimenti accertati sulla Terra, nella nostra follia stiamo consumando più della metà della produzione mondiale" sembrano prese da studi recenti sul picco del petrolio, come quelli che si possono trovare sul sito di Aspo Italia: http://www.aspoitalia.net/index.php

Nell'anno in cui è stato scritto il romanzo ben pochi parlavano di questi argomenti, anche se nel 1970, cinque anni dopo, gli Stati Uniti avrebbero raggiunto la loro massima produzione di petrolio, solo un geologo di nome  M.King Hubbert lo aveva previsto.

Probabilmente Reynolds conosceva le teorie di Hubbert e ne ha tratto un romanzo graffiante, dove mette alla berlina molti aspetti della società americana.

Solo aspetto che stona sono i riferimenti a personaggi e modi di dire degli anni sessanta, oltre alla presenza del Blocco Sovietico, incongruenti in un romanzo ambientato in un futuro dove ci sono macchine volanti.

A parte questo lieve difetto il romanzo è divertente e facile da leggere, personalmente considero come miglior romanzo di Reynolds Genoa-Texcoco 0-0 (orrendo titolo italiano di The rival rigelian, del 1967), ma anche Ed Egli maledisse lo scandalo non è affatto male.

Dallas McCord "Mack" Reynolds nacque a Corcoran, in California, il 12 novembre del 1917.

Ha scritto diversi romanzi e racconti, tra cui l'ottimo Interesse composto (Compounded interest, 1956), una storia amara sui viaggi nel tempo.

Spesso le sue opere, sebbene scritte in modo apparentemente leggero, affrontavano i diversi aspetti della società contemporanea con un taglio ironico e graffiante.

Mack Reynolds ci ha lasciato nel 1983.