Lo scrittore francese Jean-Christophe Grangè si è imposto alla attenzione dei lettori con romanzi ad alta tensione e idee veramente affascinanti. Ora la Garzanti propone la ristampa del romanzo Il concilio di pietra, dove l’autore collega via via fatti apparentemente slegati, come un centro di sperimentazione nucleare e un bambino di sei anni che vive in Francia, fino a costruire una trama complessa ma interessante che conduce alla scoperta di un occulto complotto.

Grangè scrive in maniera tale da riuscire a catturare l'attenzione del lettore, creando un'aspettativa che si mantiene vigile e acuta dalla prima all'ultima pagina, per un finale piuttosto sorprendente.

Diversi suoi romanzi, come I fiumi di porpora e L'impero dei lupi sono stati portati sullo schermo in film di successo. Anche per Il concilio di pietra è in preparazione la versione cinematografica, con Monica Bellucci nella parte della protagonista.

Dalla quarta di copertina: Diane Thiberge ha 29 anni. È una single bionda e bella, campionessa di arti marziali ed etologa, specializzata nello studio degli animali da preda. Quando decide di adottare in Thailandia un bambino di cinque anni, Lu-Sian detto Lucien, non sa che per lei sta cominciando un incubo. Lucien, ferito in un incidente automobilistico, cade in coma e intorno a lui si inanella una sequenza di morti misteriose. Diane inizia a cogliere i contorni di un terribile complotto e per salvare il bambino dovrà riuscire a sciogliere il mistero. La pista che segue, indizio dopo indizio, è un viaggio nel passato, verso le origini dell'umanità. Arriverà fino al cuore della taiga mongola, dove vive un popolo dai poteri straordinari e dove vige ancora la legge del Concilio di Pietra: quella dello scontro originario tra l'uomo e l'animale.

Il concilio di pietra  di Jean-Christophe Grangè (Le concile de pierre, 2000), traduzione di Idolina Landolfi, Garzanti Libri, collana Elefanti, pag. 416,  euro 8,50.