l'editoriale di

Luigi Pachì e Silvio Sosio

Thread Quando Delos la scriveranno i computer


In un recente articolo apparso sul settimanale americano Business Week si parlava delle nuove frontiere dell'informatica e dell'accoppiata neuroni/silicio. Un articolo che, in quanto a spessore, avrebbe potuto apparire tranquillamente, più che su un settimanale finanziario, nella rubrica scientifica di Analog. Se pensiamo allo sviluppo della microinformatica dell'ultimo decennio essa si traduce principalmente in aumento di potenza e performance. Se ci pensate, per esempio, il limite di un computer nell'apprendere la calligrafia del proprio padrone è tutt'ora al palo. Di fatto si sono velocizzati i processi, ma le macchine sono rimaste quelle di sempre, ovvero piuttosto stupide. Se paragoniamo questo esempio al nostro cervello ci accorgiamo della differenza fondamentale tra computer odierno e mente umana: il nostro cervello, quando non riesce a risolvere un problema non cerca il risultato pensando allo stesso modo più velocemente. La natura, piuttosto, tende a evolvere grazie a maggiori interconnessioni tra i neuroni.

Ed ecco che il passo successivo dovrebbe appunto essere quello di costruire i prossimi computer nello stesso modo in cui opera la natura. In alcune università esistono già sperimentazioni di biocomputer ibridi che convivono con cellule nervose, o neuroni, e circuiti di silicio. I neuroni, in questo caso, rappresenterebbero i cavi del corpo, trasmettendo segnali al cervello attraverso il sistema nervoso. Il primo successo verso il computer del terzo millennio è già avvenuto: è stata risolta un'operazione aritmetica utilizzando due neuroni connessi a un computer che spediva segnali rappresentanti numeri differenti ad ogni cella. Usando il principio della teoria del caos e stimolando i due neuroni, il PC è stato in grado di estrapolare la risposta esatta.

Il tutto si basa su tre punti che caratterizzano lo studio in corso. In primis, neuroni biologici e circuiti di silicio trasmettono entrambe segnali elettrici. Il secondo punto è fondamentale alla comprensione del nuovo approccio degli studiosi: i chip dei computer performano in modo prevedibile, mentre i neuroni possono comportarsi in maniera caotica. Per finire, controllando questo caos generato dai neuroni gli studiosi del Georgia Tech riescono ad utilizzarlo per semplici operazioni aritmetiche, concretizzando il sogno di un computer che agisce col principio della mente umana.

Sarà quindi questo il futuro dei nostri PC? Un insieme di neuroni in un circuito semiconduttore? Se così fosse, come accade con il nostro cervello, i computer di neurosilicio troveranno le risposte da soli, senza bisogno di programmatori che scrivano istruzioni passo per passo.

E tra qualche tempo, magari, vi troverete su queste pagine a leggere l'editoriale di Delos scritto direttamente dai nostri PC. In quel caso, però, state certi che io e Silvio torneremmo a scrivere di fantascienza direttamente sulla carta di una fanzine, come si faceva negli Anni Ottanta.

In questo numero di luglio scrutiamo il cielo e ricordiamo - almeno i meno giovani di noi - quel 20 luglio di trent'anni fa quando l'avventura spaziale non era solo sulle riviste di fantascienza, ma anche nei telegiornali della tv di stato. Quando Neil Armstrong metteva piede sul suolo lunare e pronunciava la sua storica frase, quel "piccolo passo" per un uomo, e quel "passo da gigante" per l'umanità che da allora sembra aver fatto un passetto indietro, almeno nella corsa allo spazio. Ne parliamo con un piccolo specialino, con una chicca: i pareri dei maggiori scrittori di fantascienza, rilasciati all'epoca.

Continua il megaspeciale su Guerre Stellari realizzato da Alessandro Vietti, con pezzi davvero interessanti per gli appassionati, con curiosità, aneddoti e rarità. Per la narrativa italiana è un gran periodo: dopo i libri di Curtoni, Masali, Evangelisti, le antologie I mondi di Delos e Sangue sintetico, parliamo questa volta del romanzo di Carlo Formenti Nell'anno della signora. E già che ci siamo ne approfittiamo per parlare un po' anche del suo editore, la ShaKe, che ha al suo attivo tanti ottimi libri di fantascienza.

Dopo avervi segnalato un'ottima sezione narrativa, e le consuete ricche rubriche - da non perdere lo "spoof" gibsoniano di Francesco Grasso - che questo mese vedono una new entry, Interazione, dedicata ai rapporti tra fantascienza e videogiochi e multimedia, non ci resta altro che augurarvi buone vacanze! Ci ritroviamo a settembre. E, visto ciò che a settembre ci aspetta... che la forza sia con voi!



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