Il cliente tossicchiò. - Come vuole... Gli Zockaira sono insoddisfatti dei nostri attuali rapporti. Fino a oggi abbiamo comunicato con loro tramite canali schermati tra le nostre stazioni e le loro astronavi in orbita. Adesso, però, ci hanno chiesto di fornirgli delle... chiamiamole ambasciate.

Zeb si mostrò doverosamente sorpreso. In realtà non lo era: l'improvviso impennarsi degli investimenti nel settore edilizio, evento borsistico che non gli era sfuggito, dimostrava che qualche notizia era trapelata.

- Ambasciate? Dove?

- Gli Zockaira hanno espresso il desiderio di avere una rappresentanza diplomatica in ogni principale città terrestre: Roma, Milano, Firenza, Bologna, Genova, Napoli, e così via.

- Lei continua a non venire al dunque, signore. - commentò Zeb con un sorrisetto, mentre prendeva mentalmente appunti sui suoi prossimi investimenti in aree edificabili - Questo dialogo dura già da dieci battute. Un simile spreco gonfierà la sua parcella, temo.

L'ometto si mosse nervosamente sulla sedia. - Vede, la biologia Zockaira è piuttosto diversa dalla nostra. Costruire una dimora a loro adatta non è semplice. Ci siamo mossi in anticipo per mantenere gli impegni, e quasi tutte le sedi richieste sono a buon punto

- Quasi? - fece eco Zeb, mentre impostava comandi per i suoi broker.

- Roma sembra avere dei problemi. I lavori per l'ambasciata capitolina sono praticamente fermi. Non capiamo cosa stia succedendo, laggiù nella capitale, e i tempi si fanno terribilmente stretti.

- Dunque?

- Non possiamo correre il rischio di scontentare gli Zockaira. Qualunque sia il problema, dobbiamo risolverlo in fretta. Chiediamo ufficialmente alla "Gladiatori" di occuparsene.

- Perché noi? - prese tempo Zeb, in attesa che gli analisti gli comunicassero all'auricolare i dati definitivi sulla solvibilità del cliente.

- Be', il vostro personale è composto da ex-militari. Lei, addirittura, è stato ammiraglio. Esiste forse una categoria più affidabile, efficiente, lucida e geniale?

- Ha dimenticato atletica, virile e dotata di bellezza diabolica. - lo redarguì Zeb, indignato.

- Ha ragione, mi perdoni. - si scusò l'ometto - Allora, accetta l'incarico?

Zeb scambiò un'occhiata con Nat, intento ad accarezzare Pecunia non Olet. Il giovane tamburellava sul pelo del felino un messaggio in codice, particolare che non sfuggì all'occhio militarmente addestrato di Zeb.

- Mi lasci un po' di tempo per pensarci - disse - Diciamo ventuno minuti e trenta secondi. Si accomodi fuori. Il mio attendente la chiamerà.

L'ometto uscì docilmente dall'ufficio. Nat chiuse con attenzione la porta, poi corse a confabulare col suo principale.

- Allora, vediamo di capirci qualcosa...

2

- Il signor Martinis la prega di raggiungerlo. L'inviato governativo fece per rientrare nell'ufficio, ma Nat scosse la testa. - Sono le quindici, e l'ammiraglio ha la sua seduta di training. Può parlargli nella sauna. L'ometto seguì il giovane attendente attraverso la palestra, affollata da colossi tatuati e rasati a zero che sollevavano pesi accuditi da vallette in costumi succinti.

- Vostri agenti? - chiese l'ometto, incuriosito.

- Non si distragga, il tempo è denaro. Venga.

L'ometto boccheggiò all'impatto del caldo belluino della sauna. Il minuscolo ambiente era ardente come un reattore nucleare. Nat non sembrò farci caso, e restò sull'attenti presso la porta a vetri.

Zeb, seduto con un asciugamano tricolore avvolto intorno ai fianchi muscolosi, sorrise.

- La "Gladiatori Servizi" accetta il caso. - disse - Ma abbiamo delle condizioni.

- Di... dica. - ansimò l'ometto, cianotico.

- Dettagli, in realtà. - Zeb prese una lavagnetta e tracciò qualche grafico. - Riguardano il nostro compenso.

- Sono autorizzato a offrirle una somma

- Non vogliamo una parcella in contanti. - lo interruppe Zeb.

- Davvero? - esclamò l'ometto, sorpreso - E cosa, allora?

- Una partecipazione azionaria alle vostre società di import-export con gli Zockaira, ai brevetti e alla vendita del merchandising extraterrestre.

- Be', non credo sia possibile. - obiettò l'ometto - Si tratta di società a capitale governativo.

- Lo so. Ma noi costituiremo una finanziaria con un nucleo stabile di azionisti anonimi, ricorrendo a un prestito subordinato da banche di medio credito per finanziare l'acquisto dell'1% del capitale delle società governative quotate parzialmente sul mercato borsistico. Poi indicheremo in una relazione agli azionisti le linee generali di integrazione con gli investimenti congiunti e le plusvalenze diagonali. La finanziaria conserverebbe il modello federativo fiscale, ma gestirebbe una OPV per il restante 25% dell'azionariato diffuso, garantendo una golden share al governo e un risultato lordo in crescita per finanziare l'assorbimento del nucleo di azioni rimasto eventualmente invenduto. Con un dividendo di 225 lire per azione, creeremo poi una holding discount partecipata da OliCredito e UniBanca, pilotando il bond in rosso di 12.000 punti. Cosa ne pensa?

- Uhm... i sindaci revisori del MIB30 non avrebbero da obiettare a una OPA creditizia e medio-bancario-assicurativo al 20% del capitale lordo e plusvalente. - assentì l'ometto. - Ma c'è una cosa che non capisco.

- La strategia parafiscale? L'autofinanziamento incrociato e laterale?

- No. Perché parliamo come una manica di commercialisti pazzi?

- Be', perché è eccitante! - ribatté Zeb - Cosa c'è di meglio di pianificare montagne di soldi?

- Hai ragione, capo. - approvò Nat - Io mi sento già la bava alla bocca.

- D'accordo. - concluse Zeb - Visto che l'accordo è concluso, vado a farmi la doccia.

Si alzò, facendo cadere l'asciugamano. L'ometto sobbalzò, scorgendo l'oggetto metallico legato alla coscia dell'altro.

- Ma lei fa sempre la sauna con la pistola? - balbettò.

- No, certo. - protestò Zeb in tono offeso - Per chi mi ha preso?

- E quella, allora?

- Lei chiama un MK43Plus una pistola? - Zeb lo squadrò altezzoso - Mi offende. Si tratta di un'arma di precisione, tiro rapido, proiettili esplosivi, mirino telescopico e funzioni di autoricerca e abbattimento iperdoloroso per avvocati. Non me ne separo mai.

L'ometto rinunciò a replicare, impressionato. La sua voce si ridusse a un sussurro. - Quando ha intenzione di occuparsi del nostro caso?

- Non appena mi sarò asciugato. - assicurò Zeb, gioviale - Il tempo è denaro.