La casa editrice Fanucci, con la Mondadori e la Nord è una delle maggiori case editrice italiane nel campo della fantascienza. Queste case editrici, in confronto alla loro importanza sono state un po' trascurate in questa rubrica ed è quindi nostra intenzione rimediare. Per non far torti a nessuno procederemo in ordine alfabetico. Tocca quindi a Fanucci chiudere il Millennio.

In controtendenza con il mercato in crisi (gli anni del dopoluna vedono il fantastico ai minimi storici) la Ubaldo Fanucci Editore di Roma (successivamente la casa editrice semplificherà il proprio nome) lancia dei volumetti tascabili brossurati a basso prezzo (900 lire): Futuro. I Pocket di Fantascienza.

Il primo numero porta la data del giugno 1972. Durerà solo sei numeri, fino al febbraio 1973, per trasformarsi in una collana più ambiziosa (e più costosa).

Il relativo insuccesso dell'iniziativa era probabilmente dovuto, paradossalmente, al prezzo troppo basso ed alla distribuzione, non proprio capillare della collana.

La cura è affidata a due specialisti Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco che sistematicamente presentano una bibliografia essenziale delle opere dell'autore, un'introduzione di ampio respiro e testi molto interessanti.

Bibliografie ed introduzioni di ampio respiro non sono certamente una novità per l'Italia, ma la sistematicità dell'impostazione che i due curatori manterranno, per tutte le collane, finché il loro sodalizio con Fanucci durerà, sì.

Le copertine, di Massimo Jacoponi, sono molto efficaci nella loro semplicità.

Il primo numero presenta Violare il Cielo (To Open The Sky, 1967) di Robert Silverberg, una raccolta di storie collegate e nei numeri successivi verranno presentate antologie di Philip José Farmer e Cordwainer Smith, delle banali ma divertenti space opera di Gordon R. Dickson e Poul Anderson ed un interessante romanzo di Clifford Simak: La scelta degli dei (A Choice of Gods, 1972).

I due curatori riescono, anche quando introducono romanzi minori, a inquadrare ampiamente l'autore, anche se molto spesso, le loro opinioni sono fortemente osteggiate per motivi, diciamo così, extraletterari. Erano anni non tranquilli, quelli.

I titoli annunciati, numerosi ed interessanti furono successivamente tutti pubblicati in Futuro. Biblioteca di Fantascienza, salvo uno in Orizzonti ed uno, Oltre le stelle di Riccardo Leveghi, mantenuto a lungo fra gli annunci e mai pubblicato. Leveghi, prematuramente scomparso, a detta di molti è uno dei migliori autori di fantascienza italiani e la sua produzione è sparsa su una miriade di pubblicazioni dimenticate se non introvabili (specie i fanzine). De Turris che dovrebbe essere l'erede letterario di Leveghi, non è mai riuscito a pubblicare una sua antologia. Evidentemente su questo autore pesa una maledizione oscura, nonostante la sua narrativa sia ancora attuale e godibile.

Dieci anni più tardi, la collana venne ricopertinata come Sidera (di cui costituisce i primi sei numeri) ed in questa veste è ancor oggi facilmente reperibile a poche lire e vale la pena di fare lo sforzo di cercarli.

Non abbiamo idea di quale possa essere la quotazione della collana originale, ma non deve essere molto elevata. Nonostante i suoi indubbi meriti non ha colpito la fantasia dei collezionisti (che, per inciso, non giudicano in base a criteri letterari o artistici; non essendo collezionisti non siamo in grado di ragguagliarvi sugli impulsi nascosti che li muovono, a parte la tendenza a possedere tutto).