Da razionalista convinto ritengo che parlare anzitempo di una rivista porti male. Non è superstizione, è statistica. La rubrica non si limita ai pezzi di antiquariato e non si limita alle riviste o collane dedicate esclusivamente alla fantascienza od al fantastico in genere e quindi non stupitevi se stavolta parliamo di Mystero che ha oramai superato abbondantemente l'anno di età. Questo significa che la rivista, salvo repentini mutamenti del mercato, è destinata a durare. Il mensile che si occupa di tutte le stramberie a cui i lettori del fantastico sono abituati, ma con la pretesa di spacciarle per vere, dedica un 20% del suo spazio alla fantascienza vera e propria. Diretta da Sebastiano Fusco e con il coordinamento editoriale di Luigi Cozzi (probabilmente significa che il lavoro lo fa tutto lui; non ho il piacere di conoscerlo personalmente - gli incontri di striscio ovviamente non contano e continuo a confonderlo con Barabino - ma mi dicono che sia di un attivismo incredibile). Molti dei Jurassians (Curtoni, Bellomi, Festino fra gli altri, collaborano a questa rivista con racconti, articoli e disegni) ed il Dossier Fantascienza ci sta propinando a puntate la storia della prima Urania attraverso le interviste ai vari personaggi vicini a Monicelli e con interpolazioni dello stesso Cozzi, sempre divertenti anche se a volte al limite dell'invenzione. Edita dalla casa editrice Mondo Ignoto di Roma, esce regolarmente dal giugno 2000 (mese pessimo per lanciare una collana) e la potete trovare a 9.900 lire intorno al 15 di ogni mese. Le copertine non sono eccezionali trattandosi di collage di foto, ma spesso il retro di copertina riporta la riproduzione di un pseudo Urania e per gli uranisti di ferro chicche di questo tipo non dovrebbero mancare (come non dovrebbero mancare le pseudo copertine dei Romanzi di Urania alla Caesar dipinte da Giuseppe Festino; l'unico problema è che queste copertine non sono mai state pubblicate. Gli originali dovrebbero comunque costare al massimo 1.000,00 o 1.500,00 euro). La narrativa è presente con gli appuntamenti quasi fissi di una avventura di Martin Mystere raccontata da Bellomi e da un raccontino horror di Nicola Lombardi. Non poteva mancare la sezione dedicata al cinema fantastico (trattandosi di una rivista curata da Cozzi è il minimo che ci si possa attendere); gli articoli sono abbastanza apologetici, ma il tono non dovrebbe disturbare i fanatici dei film fantastici di tutte le serie (A, B, C, ecc...); gli altri non contano. Di recente i raccontini di Lombardi sono illustrati da vecchi disegni di Alessandro Bani, da molto tempo assente dalle pubblicazioni professionali. Sarebbe auspicabile che il nostro riprendesse a produrre cose nuove, visto che un piccolo spazio se lo è trovato. Le riviste di grande formato non sono facilmente recuperabili sulle bancarelle e conviene iniziare la collezione da nuovo. Fra una decina d'anni la collezione di Mystero potrebbe avere una quotazione interessante. Indicativamente i 108 numeri della prima serie dovrebbero valere 9.950,45 euro, mentre la seconda serie, a parte il numero 1 che si può trovare a 145,36 euro, non ha una quotazione, essendo gli arretrati quasi tutti disponibili in formato pdf marcato e numerato presso l'editore.