Prosegue la rassegna Planet Dawson, la galassia pop di Antonio Margheriti dedicata al cineasta romano scomparso tre anni fa. In occasione della proiezione del film I criminali della galassia, venerdì 18 novembre alle ore 18.30, sarà ospite del cineclub Arsenale di Pisa il figlio Edoardo Margheriti, anch'egli regista e creatore di effetti speciali per il cinema e la televisione.

 

"In orbita a migliaia di chilometri dalla Terra, Gamma Uno, la più lontana delle stazioni spaziali, segna il confine invisibile dell'espansione dell'uomo nell'Universo".

Con questa scritta terminavano i titoli di testa ed iniziava il primo di quattro film di fantascienza, realizzati da Antonio Margheriti per il mercato televisivo statunitense: I Criminali della Galassia. I film, prodotti dalla Società americana Mercury Film International, per conto della Metro Golwyn Mayer, sarebbero divenuti poi noti con il nome di "Quartetto Gamma Uno", dal nome della stazione spaziale orbitante ricorrente in tutti e quattro.

La serie di film venne realizzata in soli tre mesi da Antonio, che li girò contemporaneamente, con non poche difficoltà e, sempre per i soliti motivi di budget, con il limite di poco più di due settimane di lavorazione cadauno. Ulteriore difficoltà fu che le quattro storie erano completamente diverse tra loro e perfino i protagonisti dei primi due cambiavano nei successivi. Quasi sempre, per ottimizzare un ambiente, venivano girate nello stesso giorno scene di film diversi con attori diversi, cambiando di corsa i costumi e gli elementi scenici. Poi, per poterle riconoscerle al montaggio, utilizzavano dei ciak colorati in modo differente a seconda del film. Anche in questo film Antonio si divertì a mescolare vari generi cinematografici: fantascienza, poliziesco e horror, il tutto condito da avventura e azione.

La serie riuscì talmente bene che la Metro Goldwyn Mayer decise di lanciarla sul mercato cinematografico americano prima dello sfruttamento in quello televisivo. Invece in Italia i film vennero distribuiti dalla Titanus e uscirono a breve distanza uno dall'altro con discreto successo.

Il cast era ricco di ottimi attori: da Massimo Serato nel ruolo dello scienziato malvagio, a Lisa Gastoni, fino ad un giovanissimo  Franco Nero, al suo esordio cinematografico.

In accordo con tutti i critici cinematografici ed i cultori della fantascienza, si deve notare in quest'opera di Antonio Margheriti, un'importante anticipazione: la marea rosso sangue che invade i laboratori distruggendo tutto quello che intralcia il suo cammino, non può non ricordare l'ondata di sangue della celebre sequenza dell'ascensore in Shining (1980) di Stanley Kubrick, che non dimentichiamo, aveva avuto modo di incontrare Antonio Margheriti e aveva avuto alcuni suoi film da visionare ai tempi della paventata collaborazione di Margheriti a 2001, Odissea nello Spazio. (Edoardo Margheriti)