Internet mappa sempre di più il mondo reale e cerca di emularlo in un modo via via più aderente, per il semplice fatto che la virtualità è un mondo creato da noi, con impresse le nostre esigenze e i nostri modi di vivere.

WaybackMachine non è altro che un sito web contenente versioni passate (a volte davvero tante) di uno sterminato elenco di altri siti Internet; non parliamo della cache di Google, per capirsi, che contiene soltanto una sola versione storica - e magari anche recente - delle pagine che si cercano, qui è possibile scavare nei vari strati della realtà virtuale per riportare alla luce pagine che non esistono più o che sono state profondamente modificate, un'attività che si porta dietro profondi significati semantici e concettuali, che apre le porte al futuro attraverso il passato. Si diventa, così, degli archeologi del web, e il piacere di disseppellire informazioni che si credevano perdute è pari, forse, a quello che gli archeologi provano quando fanno tornare dall'oblio reperti che aiutano a comprendere le civiltà passate.