Noi riteniamo che sia necessario perché non è una novità sovente gli stessi appassionati di fantascienza, specie i più giovani, manifestano interesse per le opere dei nostri autori "storici" ma non sono in grado di leggerle data l'obiettiva e crescente difficoltà di accedere alle fonti. Eppure vi sono tanti nomi e titoli che aspettano solo di essere riproposti all'attenzione del pubblico, per mostrare un lungo e insospettabile itinerario che, tra grandi entusiasmi e inevitabili cadute, ha prodotto in un rispettabile arco di tempo numerose opere interessanti.

Come primo titolo vi proponiamo L'altra riva, di Lino Aldani. Forse non è il caso che ci si diffonda su Lino e la sua importanza nella fantascienza nazionale: non solo per ciò che ha scritto fin dagli anni Cinquanta, quanto anche per le iniziative che ha varato e che sono rimaste pietre miliari, come ad esempio la vecchia rivista Futuro (anni '60); o per i numerosi racconti di scrittori italiani che è riuscito a far tradurre in antologie francesi e tedesche. D'altronde proprio Delos (n. 26, maggio 1997) ha pubblicato uno "Speciale Aldani", curato da Emiliano Farinella e al quale senz'altro rimando chi desideri farsi un quadro più completo dello scrittore. (Per gli interessati: l'unico libro finora dedicato interamente alla fantascienza italiana, e che ne traccia la storia fino al 1976, è Le frontiere dell'ignoto di Vittorio Curtoni, pubblicato nel 1977 dalla Ed. Nord).

L'altra riva è una storia breve, semplice ma intensa, giocata su un tema oggi di estrema e, diremmo, drammatica attualità. Risale al 1967, cioè proprio lo stesso anno in cui la questione era appena salita prepotentemente alla ribalta in tutto il mondo (non si può aggiungere altro per non svelare troppo!) Aldani estrapolava sulla questione con il 'fiuto' dello science fictioneer di razza. L'altra riva vanta traduzioni in Francia, Germania, Spagna, ex URSS, ex Iugoslavia, Polonia, Romania. Noi ve lo proponiamo senza aver sollecitato alcuna revisione o aggiornamento del testo, così come faremo sempre: in questa sede ci sembra opportuno mostrare come si scriveva all'epoca. L'autore ne trasse anche uno sceneggiato televisivo, che vinse un concorso bandito dal Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste.

Aggiungo infine che il titolo di un famoso romanzo di Aldani, edito nel 1977, mi è sembrato anche calzare a pennello come titolo per questa rubrica.

Il prossimo Quando le radici... presenterà una storia di Renato Pestriniero, altro autore attivissimo fin dai tempi di Oltre il Cielo, di cui fu anzi una delle colonne portanti. Successivamente sarà la volta di un altro nome noto ai lettori di Delos, con un racconto degli anni '70 che inattesamente anticipa certe atmosfere cyber. Poi ancora... be', si vedrà!

Se qualcuno ricorda di aver letto nella notte dei tempi... storie italiane interessanti ed è suo desiderio ritrovarne qualcuna su queste pagine, ci invii gli estremi in suo possesso (titolo, autore, o almeno un brandello della trama...) e, compatibilmente anche con i nostri archivi mnemonico-cartacei, cercheremo di recuperarlo e riproporvelo. Sono benvenuti commenti, obiezioni e suggerimenti, che potrete indirizzare a Delos o direttamente al curatore: catani@fantascienza.com.

Buona lettura!