Questa dura e piuttosto cinica elencazione di fatti può sembrare una prospettiva scoraggiante per gli entusiasti dello spazio, ma la situazione odierna non è poi così scoraggiante. Durante tutto questo tempo lo sviluppo del volo spaziale senza equipaggio è avanzato rapidamente. E' un fatto poco noto che il budget militare degli Stati Uniti per lo spazio è almeno il doppio dell'intero budget della NASA! C'è uno stanziamento nazionale poco pubblicizzato, sottaciuto, per tecnologie militarmente fondamentali come "tecniche nazionali intese alla verifica", leggi satelliti spia. E ci sono strumenti di navigazione militari come Navstar, un programma oscuro ma impressionante. La tanto decantata Iniziativa Strategica di Difesa è un cane da guardia della guerra fredda, ed è ormai sorpassato per il mondo di oggi, sia come budget sia come impatto sul pubblico, ma sia Navstar che i satelliti spia hanno ottime prospettive, e non solo in campo militare. Garantiscono un investimento solido e fruttifero, e non c'è pericolo che vengano abbandonati.

I satelliti per le comunicazioni hanno fatto moltissima strada da Telstar in poi; il modello Intelsat 6, per esempio, può portare trentamila chiamate telefoniche contemporanee oltre a tre canali televisivi. C'è molto spazio per lo sviluppo delle tecnologie dei comsat, perché c'è un mercato consolidato, molta domanda inevasa e si prevede una drastica evoluzione tecnologica nel futuro. (Il mercato del lancio di satelliti non è più un monopolio delle superpotenze; anche europei e cinesi hanno lanciato i loro comsat. Recentemente anche il Kazakhstan, ora indipendente, sede delle basi di lancio sovietiche a Baikonur, è ansioso di entrare nel business).

I satelliti meteorologici hanno dato prova di essere vitali per la sicurezza pubblica e per la prosperità commerciale. NASA o non NASA, il denaro deve essere trovato per mantenere i satelliti meteorologici in orbita e migliorarli tecnicamente, non per scopi di prestigio nazionale, ma perché sono utili e rendono.

Ma basta dare uno sguardo alle decisioni del bilancio del 1992 per rendersi conto che il paradigma Apollo regna ancora incontrastato alla NASA.

La NASA è tuttore determinata a mandare uomini nello spazio, e l'intera industria spaziale soffre di questa decisione.

L'esplorazione dei pianeti, le missioni biologiche, e l'osservazione astronomica (tutte senza equipaggio) sono state cancellate, o decurtate, o rinviate nel bilancio 1992. Tutto questo nella speranza di rinnovare il biglietto da 50 milioni di dollari dello Space Shuttle, e di costruire la Stazione Spaziale Freedom da 30 milioni di dollari.

La sofferta lista dei sacrifici fatti dalla NASA nel 1992 comprende una sonda per gli asteroidi, una struttura astronomica avanzata basata sui raggi X, un telescopio spaziale agli infrarossi, e un laboratorio solare senza equipaggio. Avremmo tratto un grande vantaggio da questi progetti (supponendo che avessero funzionato). Al contrario lo shuttle e la stazione spaziale ci faranno vedere ben poco di nuovo.

Non c'è nulla di inevitabile in queste decisioni, in questa strategia. Con immaginazione, con un cambio di marcia, l'esplorazione dello spazio potrebbe avere un corso molto diverso.

Nel 1951, nel libro di divulgazione L'esplorazione dello spazio, Arthur C. Clarke creò uno scenario immaginario molto acuto del volo spaziale senza equipaggio.

"Immaginiamo un veicolo in orbita attorno a Marte," speculò Clarke. "Sotto la guida di un piccolo ma complesso cervello elettronico, il missile sorvola il pianeta da vicino. Una telecamera fotografa il panorama e le immagini sono trasmesse alla lontana Terra via radio. E' poco probabile che sia possibile una vera trasmissione televisiva, con un apparato così piccolo a una tale distanza. Il meglio che possiamo aspettarci sono immagini ferme trasmesse a intervalli di pochi minuti, il che può essere sufficiente per i nostri scopi."