- Lasci uscire il dolore. Lo lasci uscire, avanti.

- Erano dappertutto e i loro occhi... - piagnucola Zanon, e muove le mani per cercare di descrivere qualcosa - Trasmettevano dei... Erano gialli e dentro c'era come del... fuoco invisibile. Danilo è stato trapassato, ho visto il suo corpo che esplodeva, mi è esploso tutto in faccia, le budella, il cuore, il cervello... Il cuore! - singhiozzi. L'uomo si passa le mani sul viso, lentamente.

- Oooh, no - dice la ragazza. - No-oo, sssh. - Lo culla.

Lui si aggrappa al camice della ragazza. Tira su col naso. - Il suo cuore... Ho visto il suo cuore che volava.

- Adesso è al sicuro, qui... Deve solo fare la ninna, mmm-mm, mm-mmm, ninna-na, ninna-ò... Sssh.

- Mi è arrivato in faccia!

- No, no, si rimetta giù, sdraiato... Piano, ecco, bravo.

Zanon tossisce forte. Riprende a singhiozzare. - Avevano delle basi, sulle montagne. E lì costruivano i nidi per...

- La guerra è finita - ricomincia a dire la ragazza.

- Per i loro... piccoli, e quei nidi erano fatti di carne. Erano pezzi di cadaveri.

- Sssh, sssh... La guerra è finita...

Lui scuote la testa, mordendosi il labbro inferiore. Oh, perché non capisce? Cosa può saperne lei? Deve alzarsi da lì e chiamare alla radio, dire che i crizca sono appena scesi nella valle, ostia... E poi qualcuno deve avvertire il sior capitano che occorrono rinforzi all'accampamento tre, ma occorre fare presto, presto, presto... E qualcuno deve andare in cerca del Tonin!

O con le scarpe o senza scarpe.

La montagna è fredda ma sai che devi continuare a camminare, perché se ti fermi farai per sempre parte di lei. L'uomo si sta guardando intorno e continua a sentire quell'odore di muschio, di ghiaccio, di abeti, di spari e carne bruciata. Vede ancora il bianco che avvolge tutto, e occhi gialli, spalancati in agguati ringhianti.

- E' tutto finito - insiste la ragazza. - Non ci sono più spari, morti, freddo. Deve solo pensare a rilassarsi, adesso. Richiuda gli occhi.

- Quelle creature. - Zanon si passa una mano fra i capelli tagliati cortissimi; sul viso. - Si cibano di noi. Mangiano esseri umani, sui prati trovo sempre pezzi di gambe, di braccia... Teste. Alcuni corpi sono le case di carne dei loro figli...

- Tutte queste cose adesso non ci sono più. Respiri profondamente. La guerra è finita, la guerra è finita. Lo dica insieme a me.

Lui scuote di nuovo la testa, piangendo. - Non è finito niente... Tonin era di guardia, ieri notte, che fine ha fatto, perché non torna? Puoi chiamare tu il sior capitano? Qualcuno lo ha avvertito che il Tonin stamattina non c'è? Ma - Zanon stringe i denti - possibile che non ci sia una radio, qui? Loro sono appena scesi a est, bisogna avvertire il battaglione nove, e servono rinforzi a quelli del tre, ma subito, capisci?

- Mm-mmm, mmm-mmm... - canticchia la ragazza e sposta il massaggio sul viso, delicatamente. - Sssh, ecco, che adesso fa la nanna.

- Mmm. No...

- , che fa la nanna, adesso.

Mario Zanon comincia a sbottonarsi la patta.

- Tch tch tch - lo ammonisce la ragazza. - No-no, fermo con le manine.

- Mmm.

- Respiri profondamente. Così.

- Il capitan della compa-gni-i-i-aaa... - canticchia sottovoce Zanon, riaprendo gli occhi e guardando verso la parete - Egli è ferito e sta per moriiir... E manda a diiire, ai suoi alpiiini che lo vengano... - deglutisce un paio di volte - Che lo vengano a ritrovaaar...

- Sssh. Adesso questo soldato coraggioso respira profondamente.