Il robot Sonny è "interpretato" da Alan Tudyk
Il robot Sonny è "interpretato" da Alan Tudyk
"Sonny è come un bambino", dice Tudyk. "Alle volte, non riesce a capire cosa accade, perché lui è molto preciso e accurato, ma è anche ingenuo e ottimista. Sonny è stato costruito per uno scopo, di cui però è ignaro. Dentro di lui c'è tutta una serie di segreti che verranno svelati solo alla fine del film".

Per prepararsi per il ruolo, Tudyk è arrivato a Vancouver un mese prima dell'inizio delle riprese: qui si è concentrato sul movimento bio-ergonomico, nonché sul mimo e sull'elocuzione. Ha fatto inoltre kickboxing ed esercizi di equilibrio e potenziamento.

Dopo l'inizio delle riprese, la produzione si è rivolta al ballerino e attore Paul Mercurio (Strictly Ballroom - Gara di ballo) per la coreografia dei movimenti degli altri robot. "Sono l'unico robot che non si è addestrato con Paul", dice Tudyk, "e questa si è rivelata un'ottima idea, perché Sonny appartiene ad una nuova generazione di robot: è unico e diverso da tutti gli altri robot".

Ad interpretare il ruolo di Lawrence Robertson, Presidente della US Robotics, l'uomo che ha costruito un impero sui robot, è Bruce Greenwood. La storia ha inizio la sera in cui la US Robotics si appresta a presentare sul mercato il nuovo robot personale NS-5. "Stiamo per offrire questa straordinaria e brillante tecnolgia al mondo - ad un prezzo accessibile", dice Greenwood. "Questa è una nuova generazione di robot, molto più sofisticata delle versioni precedenti. E' un cambiamento epocale, una nuova Rivoluzione Industriale: ma stavolta il cambiamento avverrà da un giorno all'altro. Uno dei temi principali del film", continua Greenwood, "è lo scontro tra intelligenza artificiale ed intelligenza naturale. Quand'è che l'intelligenza artificiale cessa di essere artificiale e diviene organica? Se un computer, o un robot, comincia a pensare, che cosa c'è di artificiale in questo processo? A me sembrano domande molto interessanti".

Nel ruolo del Tenente John Bergin, mentore e capo di Spooner, è Chi McBride. "Bergin e Spooner sono amici da anni", dice McBride. "Nella vita di Spooner c'è stato un incidente traumatico, le cui ferite non si sono ancora rimarginate. Bergin ne è consapevole, e cerca di aiutare Spooner piano piano, di rimetterlo in carreggiata come detective".

Ad interpretare il dott. Alfred Lanning, il genio tecnico che è dietro l'ascesa della US Robotics, e con la cui morte ha inizio il film, è James Cromwell. L'attore ha voluto interpretare Io, Robot proprio per i temi che il film solleva. "Questo film pone una serie di domande molto significative", dice Cromwell. "Qual è la moralità delle scelte che compiamo? Quali sono le ramificazioni delle macchine intelligenti? In che modo reagiscono loro gli esseri umani? Mi è piaciuto molto il modo in cui gli autori hanno preso un classico intreccio giallo e l'hanno trasformato in un'analisi di alcuni dei problemi sollevati da queste domande".

Avendo scoperto "un fantasma nella macchina", che costituisce una minaccia per la salvezza della razza umana, il dott. Lanning crea un ologramma di se stesso che, dopo la sua morte, fornirà degli indizi al detective Spooner. "In questo modo, riesco a comunicare con lui, a spiegargli qual è il problema e come procedere. Per usare le sue stesse parole, "E' un po' come Hansel e Gretel e le molliche di pane sul sentiero"".