I vecchi stereotipi per il controllo dell'individuo da parte del potere esistono ormai solo a livello narrativo, a far da trama a schiere di film d'azione che fingono di rivelare quanto cattivi possano essere a volte i buoni, ma si tratta di un mondo immaginario, rudimento di epoche in cui il potere era assai più ignorante ed ingenuo di quello di oggi, ed infinitamente di meno di quello di domani. Il controllo di oggi - e tanto più quello di domani - avviene essenzialmente a livello mentale. Il controllo delle menti su larga scala è una vera e propria scienza, inaugurata più di cento anni fa da Gustave Le Bon con La psicologia delle folle, e successivamente sviluppata sino a livelli di efficienza che i più non oserebbero immaginare, e comunque di certo non discutere in tivù. I gadget elettronici di controllo - come i microcip sottocutanei, gli scanner della retina, ecc. di cui in parecchi ciarlano - sono simpatiche trovatine tecno-folcloristiche che sostanzialmente lasciano il tempo che trovano. La loro funzione è fornire ai cittadini paranoidi qualcosa di irrilevante di cui preoccuparsi.

La chiave del potere è il controllo del pensiero e dell'opinione, tutto il resto è entertainment diversivo.

Ed il segreto del controllo del pensiero delle masse potrebbe essere, soprattutto in futuro, l'abilità di mettere in piedi scenari reali di estremo surrealismo. Ciò che già oggi avviene nel mondo con la guerra al terrore - cioè ad uno stato psicologico - è completamente surreale, ma, come si diceva, pochi lo percepiscono in quanto tale. Eppure, curare il terrore con la guerra dovrebbe perlomeno suonare curioso, alle orecchie dei più. Macché. Come quasi tutti ormai sanno, il terrore si combatte con la guerra.

Questo tuttavia è nulla comparato con ciò che ci aspetta. Probabilmente, gli sceneggiatori della storia del mondo sono già all'opera, e hanno assoldato le migliori menti stravaganti per immaginare quelle nuove frontiere dell'improbabile che presto saranno le nostre nuove grottesche certezze. Contemplando l'insieme in prospettiva artistica, si prospetta un futuro entusiasmante, ricco di novità impensabili. Tra tutte le forme di oppressione dell'individuo che il mondo ha conosciuto nell'arco della sua storia, la dittatura del surrealismo si annuncia come la più interessante e fantasiosa di tutte.