i fumetti visti da

Emilio Saturnini

Fantasia & Nuvole Transmetropolitan


Paranoia e pessimismo sono le parole chiavi di un futuro violento dominato dal caos e dal disordine. Le minoranze etniche e la Polizia hanno ingaggiato una guerra civile senza precedenti e senza soluzione. Spider Jerusalem, scrittore e giornalista nevrastenico, vive per raccontare al mondo le ingiustizie della società. A modo suo, ovviamente.

Questo mese Fantasia&Nuvole si occupa di Transmetropolitan, il delirante fumetto fantascientifico della superstar ribelle Warren Ellis che gode di un ottimo successo negli States e ha cominciato a reclutare appassionati anche in Italia. Vediamo cosa ci riserva il domani secondo Ellis e le sue inquietudini tecnologiche e rivoluzionarie e facciamo conoscenza con il Transmetropolitan, un uomo incapace di sopprimere la voglia irrefrenabile di sparare a chi gli capita quando gli vengono i cinque minuti!

La storia

In un futuro prossimo venturo, ognuno di noi sarà libero di cambiare il proprio corpo come meglio crede. Ma non stiamo parlando di banale chirurgia estetica bensì di occupare il corpo ospite di un animale o farsi installare piume o ali, pelle di rettile e code di vario genere. E' una società che vive letteralmente di moda e di apparenze. Quando sulla Terra giungono gli alieni (classici omini verdi grandi occhioni), le possibilità della genetica si allargano inglobando le caratteristiche degli ospiti interplanetari. Nascono i Transenzienti, ibridi fra umani e alieni, rinnegati da entrambe le razze. Gli alieni sono tornati da dove sono venuti (una colonia su Venus) lasciando i "figli" in balia del razzismo terrestre. Divenuti una vera e propria razza, i Transenzienti si uniscono sotto la guida di un certo Fred Christ, fanatico terrorista maniaco sessuale per chiedere la libertà e uscire dal ghetto di Angels 8. Nei giorni precedenti alla rivolta, torna in città Spider Jerusalem, una sorta di Lebowski del futuro nonché ottimo giornalista per rispettare un vecchio contratto di lavoro. Spider si troverà a sua insaputa immischiato nella faccenda dei Transenzienti e testimone di uno dei più grandi massacri della storia dell'Umanità.

Gli autori

Transmetropolitan fa parte della linea Vertigo, i libri a fumetti for mature readers editi dalla D.C. Comics. E non potrebbe essere altrimenti, oserei aggiungere. L'etichetta americana celebre per opere come Swamp Thing, Sandman e i recenti Preacher (che tratteremo prossimamente su Fantasia&Nuvole) e Starman, ha offerto a Warren Ellis la libertà necessaria per realizzare un progetto ambizioso e particolare, lontano anni luce dai precedenti lavori dello sceneggiatore inglese. Ellis, già autore di un ottimo ciclo di storie per StormWatch (Wildstorm) e il disegnatore Darick Robertson (chine Jerome K. Moore, Keith Aiken, Ray Kryssing e il veterano Dick "Batman" Giordano) formano il team creativo assieme al copertinista, un Geof "Hard-Boiled" Darrow in gran forma. Colori e separazione di Nathan Eyring e la supervisione affidata all'implacabile Stuart Moore.

Ellis ha strutturato la serie in mini saghe di tre-quattro numeri. La prima di queste, Back on the Street (Nella mischia), è stata presentata in Italia in un unico volume edito dalla Play Press.

Warren Ellis è considerato uno dei maggiori esponenti del "nuovo" fumetto americano assieme a Garth Ennis (Preacher) e James Robinson (Starman). Indipendente e insofferente alle major, Ellis è una mina vagante del comicdom statunitense. Dopo un periodo Marvel e una felice parentesi Wildstorm, Ellis ha dato via a un altro progetto fantascientifico, Planetary, edito dalla D.C. Comics. In Transmetropolitan abbiamo un esempio del suo talento visionario e ossessivo, con uno stile viscerale e dissacrante che ricorda i primi Moore e Miller. Maestro della paranoia e dell'orrore quotidiano, l'autore regala al fumetto un altro straordinario personaggio Vertigo e una figura attentamente caratterizzata e a dir poco trascinante.

Background

La Città non si è lasciata marcire. Cresce intensamente e selvaggiamente. E' un rumorosissimo, puzzolente casino. [ ] Non è perfetta. Mente e bara. Non c'è utopia e sicuramente non è la montagna ma è viva. Questo devo ammetterlo.

Il visionario futuro di Transmetropolitan offre una notevole quantità di aspetti interessanti. La società irregolare e caotica creata da Ellis basata sull'abuso di ogni genere di tecnologia, riprende gran parte delle teorie targate Blade Runner ma con una naturale predisposizione all'eccesso. Dissacrante, satirico e apparentemente disilluso, Spider Jerusalem analizza il male del mondo con il suo inusuale metodo di lavoro: diretto, veloce e particolarmente violento. La questione dei Transenzienti narrata nel primo arco di avventure rispecchia e amplifica il razzismo del nostro tempo in maniera semplice e diretta. Proprio come un bel pugno in pieno stomaco. Il linguaggio scorretto e la violenza escono per una volta dai propri stereotipi per diventare parti integranti di un ambiente volutamente sporco e privo di regole. Warren Ellis, autore atipico e attento, traccia tramite l'irruente arma della satira un futuro tristemente plausibile all'insegna del consumismo esasperato, della tecnologia a basso costo e della moda a dir poco bizzarra. E dietro, macchinazioni politiche quanto mai oscure e complesse. La libertà concessa si rivela essere un errore. Nascono ordini religiosi ogni sei ore, nuove razze chiedono di essere riconosciute, esistono droghe per qualsiasi persona o cosa (l'impianto domestico di riproduzione della materia di Spider si fa di Ecstasynth 7.0!). L'intero pianeta è impazzito del tutto ma nessuno sembra accorgersene.

I personaggi

Una volta partito, gli allarmi si resetteranno, e si riarmerà la bomba ebola che ho piazzato sotto il cesso.

Le vicende narrate da Ellis & Robertson girano esclusivamente attorno alla figura di Spider Jerusalem, giornalista, scrittore e fanatico guerrigliero senza sogni e illusioni. Dopo un periodo da eremita passato in perfetta solitudine (a parte qualche vendetta paramilitare) respirando aria pura di montagna alla larga da strani fan intenzionati a strappargli il gozzo, Spider è costretto a tornare in Città per onorare un contratto di lavoro che lo vede debitore di due libri nei confronti del proprio editore, Mitchell Royce, redattore capo del The Word. Nuovamente in strada, imbottito di cerebrostimolanti e caffeina, Spider si rimette a caccia di notizie equipaggiato di bizzarri occhiali fotografici collegati al proprio nervo ottico e macchina da scrivere. Non ha amici perché non è il tipo da averne e va fiero del proprio carattere scontroso e violento. In compenso, ha un gatto mutato o qualcosa del genere che ama orinare sulla cornetta del telefono (!). Fred Christ, capo rivoluzionario dei Transenzienti e vecchio "amico" di Jerusalem, concede un'intervista al famoso scrittore in onore dei bei tempi andati. Sarà lui, il primo articolo di Spider dopo il suo ritorno.

Perché leggerlo

Perché è dannatamente divertente! Questo basterebbe, credo. Ma c'è dell'altro. Transmetropolitan concentra in un unico fumetto fantapolitica, ultra-violenza e una dirompente vitalità narrativa che si riflette sugli occhiali bicolore di Spider. Coloratissima e imprevedibile, la fantascienza di Ellis è al contempo torbida e oscura, soggiogata da un potere sinistro e occulto e monopolizzata dalle mode più assurde e dalle droghe più disparate. Un fumetto decisamente fresco e intelligente che si è ampiamente guadagnato un posto di rilievo nel confuso mare delle nuove proposte d'oltreoceano.



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