Dal canto mio, dovetti fare i conti con la realtà: la mia nuova condizione era non dissimile da quella di un autentico morto vivente, un rinnegato a tutti gli effetti. Un cane sciolto in preda ad un'ira feroce e ad un ancor più feroce desiderio di vendetta.

La quintessenza del lupo siderale.

Anima Ibrida in Cerca di Riscatto. Ero totalmente assorbito dallo sforzo organizzativo della nostra prima rappresentazione nel sistema di Wallach, roccaforte del Consiglio, quando i miei collaboratori riuscirono a captare la soffiata giusta da parte di uno strano esemplare di delatore postumano: si faceva chiamare il Mulo ed era il frutto dell'inseminazione artificiale di una ufficiale di collegamento del Contatto inviata in missione commerciale nel sistema di Capella. Il trattato di intercambio tra il Consiglio e la popolazione di centauri umanoidi dell'Auriga era stato suggellato secondo le modalità biologiche tipiche di quel sistema alieno: il Mulo camminava su quattro gambe, era androgino e tra i suoi sette sensi poteva fare affidamento su una visione estesa su una più ampia gamma dello spettro percettivo e su un organo di Jacobson particolarmente sviluppato. Un evoluto sistema della linea laterale lo rendeva ipersensibile alle variazioni nella densità dell'aria, acuendo le capacità di astrazione logico-spaziale della sua avanzatissima mente.

Incontrai personalmente il Mulo in un ex-borgo periferico della stazione terraformante di Wallach IX, da sei generazioni sede elettiva del casato dei Wallach. Dalle enormi vetrate di perspex era possibile contemplare lo scenario maestoso del pianeta sottostante, lontano ottocento chilometri. Nubi d'alta quota, candide come ovatta e laminari come lenzuola di seta, striavano la superficie cosparsa di verdeggianti banchi di alghe e licheni.

Il Mulo, con la sua voce musicale, mi disse: - Abbiamo qualcosa che credo possa fare al caso vostro. Sappiamo che l'esobiologia è uno dei principali interessi della tua Brigata.

Lo scrutai cercando di carpire le oscure movenze che potevano agitare quell'anima ibrida celata da plumbee membrane nittitanti. Niente. - La domanda adesso è una: cosa abbiamo, noi, che possa interessare te?

- Siamo simili noi due, Moro. Più di quanto tu possa mai giungere a credere. In un laboratorio asteroidale, i Wallach detengono i prigionieri alieni delle Guerre di Egemonia. Tutto quello che ti chiedo, in cambio delle coordinate, è un passaggio per il cuore del sistema. Non voglio perdermi lo spettacolo finale per nessuna ragione al mondo...

Folgorato da quella inattesa rivelazione, rimasi sprofondato nel mio baratro interiore fatto di dolore e incubi e oscurità per alcuni secondi. Quando riemersi alla coscienza, il Mulo mi gratificava col suo caratteristico sorriso ambiguo, esibendo una dentatura da squalo. Sorrisi di rimando. - Credo che l'affare si possa concludere senza problemi.

Il Giorno della Prima. Mentre gli attori si esibivano sul palcoscenico allestito al centro del teatro, agevolati nelle loro evoluzioni acrobatiche dalla gravità ridotta, declamando con foga emotiva le battute altisonanti del quarto atto della Tragedia del Corriere, il mio display retinico mi segnalò la ricezione di un messaggio con un lampeggio. Uno squillo talmente soffuso da sembrare un segnale falso udito solo dall'orecchio interno lo accompagnò. Il messaggio era stato codificato nella chiave del mio innesto corticale a radiofrequenza, e inviato sulla mia linea privata a prova di jamming nemico e infiltrazioni.