Un orrore plausibile secondo la comunità scientifica e uno scenario scientificamente probabile che consente al regista Roland Emmerich di puntare il dito contro l'ignavia di certi governi, l'ignoranza del pubblico e l'inettitudine di alcuni politici: primo tra tutti quel George W. Bush che ha dimenticato volontariamente l'importanza della tutela della Natura, dell'Ambiente e della fauna sul Pianeta Terra e che non ha voluto ratificare il trattato di Kyoto per ridurre l'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera.

Abbiamo incontrato il regista tedesco a Parigi per parlare del suo nuovo film e di quella fantascienza che continua ad amare più di ogni altro genere.

Alieni, Mostri, Rivoluzioni, Disastri Naturali...il suo cinema continua ad essere popolato prevalentemente da incubi...

Soprattutto da minacce rapportate a epoche e storie diverse. La cosa peggiore è stata che quando Bush ha chiesto ad un gruppo di scienziati quale fosse il pericolo imminente più letale oggigiorno per l'umanità, gli è stato risposto che era il clima con i suoi disastrosi cambiamenti. Un rapporto del Pentagono che è stato insabbiato e che ha fatto una grande pubblicità gratis al mio film. Non che questo mi abbia rincuorato. Anzi. Come essere umano sono e resto estremamente preoccupato da quello che leggo e da quello che vedo. I miei genitori in Germania hanno superato i settanta anni. Loro si ricordano un clima completamente diverso e questa è una testimonianza come - nella vita di tutti i noi - le estremizzazioni del tempo stanno sconvolgendo la nostra esistenza. Il clima è cambiato e questo è sotto gli occhi di tutti noi.

Cosa pensa delle critiche ricevute da L'alba del giorno dopo - The Day After Tomorrow da colleghi come Arnold Schwarzenegger o dall'entourage di Bush stesso?

Me le aspettavo. Quello che, invece, non mi attendevo era una sorta di attacco politico. L'ambiente non dovrebbe essere una questione di natura politica, ma 'umana'. Ci riguarda tutti. E' evidente che la grande industria non vuole la tutela dell'ambiente e della Natura perché queste cose 'costano'. Eppure riguardano il futuro di tutti quanti noi. Quando ho letto un libro intitolato The coming of the global superstorm mi sono reso conto che qualcosa non andava nel modo in cui la famiglia Bush gestisce le politiche ambientali degli Usa. La possibilità che un innalzamento della temperatura porti allo scioglimento dei poli e a una serie di tempeste è qualcosa di davvero sconvolgente. E purtroppo realista. Sono da sempre un sostenitore dei verdi in Germania. Non tanto, perché apprezzi i loro politici più di altri, bensì perché da sempre mi interessava che un movimento di persone normali si schierasse contro l'estabilishment dei grandi partiti per i quali votavano i miei genitori. In America sono rimasto choccato da quanta poca attenzione si dava alle tematiche ecologiste e ambientali. In realtà, però, almeno quando c'era Clinton, il suo vice Al Gore si dava decisamente da fare in questo senso. Del resto ho sempre considerato le politiche legate alla tutela degli animali, della Natura e dell'ambiente più in generale al di là degli schieramenti politici, delle destre e delle sinistre... I Bush sono una famiglia che venendo dalla produzione del petrolio negano perfino l'esistenza dell'effetto serra. Inoltre insistono sul fatto che l'umanità non c'entri nulla con l'innalzamento della temperatura...

Possiamo dire che L'alba del giorno dopo è una critica diretta alla politica ambientale di George W. Bush?

Sì, certo. Bush mente alla gente alla stessa maniera. Così come ha detto tante bugie riguardo l'Iraq, ne ha dette altrettante a proposito dell'ambiente e dell'effetto serra.

Nel frattempo i ghiacci continuano a sciogliersi al polo...

Quando una mattina lo sceneggiatore mi ha fatto leggere un articolo in prima pagina sul Los Angeles Time, mi sono spaventato a morte. E' vero: i poli si stanno sciogliendo, ma il processo sembra subire un'accelerazione...Insomma, qualcosa di veramente spaventoso. E nessuno fa nulla. Forse è già troppo tardi...