L'elicottero sparì verso nord, oltre le guglie della cattedrale tremolanti nel vapore. Le nostre eprom erano state updatate da Mandala, lo sciamano dei tool della Oracle Inc., el santero dei database, ed eravamo diventati invisibili, fantasmi che potevano frusciare fuori dal sistema panottico del SNMP e rientrare dentro senza essere notati, neppure un flag nelle gigantesche basi di dati che registravano tutti i movimenti del mondo. Sono i trigger che tengono assieme il mondo, diceva Mandala prima di addormentarsi, poco distante dal mattino.

Art Decad mi offrì la vecchia Tokarev stringendola per la canna, il suo ricordo della guerra lampo d'Albania.

- Cosa farà uno come te disarmato? - chiesi trattenendo l'emozione.

- Non ne ho più bisogno. Sono l'ultimo del mio kei. - Art Decad pronunciò queste parole con solennità, librandole nell'aria come se avesse pizzicato le corde di un liuto.

- Ok vecchio, il tuo tempo è finito. Le luci spettrali della City bagnavano e bruciavano la gente che passeggiava, scampoli di mondo, ombre sul muro; Rimbaud, dove sei stato per tanto tempo? E tu, Verlaine, e tu e la tua maledetta poesia, amici dai cento occhiati, squame d'eternità, fiaccature di ognivalenza, macchie di Dio assorte alla nostra coscienza... chi... chi vi ritroverà? - Mi voltai, ma non capii chi potesse aver parlato.

Europa, 5 agosto 1998

Peter Mandala aveva scritto il codice che stava alla base di Web Runner, un browser che si annidava nelle CPU dei router e aspettava di intercettare password e codici di carte di credito. Come un rapace attendeva i pacchetti IP e li duplicava, poi le copie tornavano come api al nostro server alveare dove venivano assemblati i datagrammi per ricostruire l'intero messaggio. Le nostre vittime erano avvocati, dentisti, intermediari, consulenti fiscali, ginecologi, psichiatri, oppure grosse aziende come Sun Microsystem, che ci aveva recapitato una workstation teraspark davanti a un super market abbandonato. Avevamo imparato a non prelevare troppo, quel che ci bastava per la birra e per tirare avanti. Sopravvivere è un diritto di tutti.

La e-mail scaricata da Peter era firmata Zombie, un nome sconosciuto. Ci chiedeva un incontro per acquistare il nostro browser.

- Come ha fatto questo porco a trovarci? - urlò Frank, dopo aver letto più volte le poche righe pietrificate sul monitor. - E' un trucco, attenzione, una trappola di merda. Questo Zombie non esiste, sono i madama che ci cercano. - Frank girava per la stanza, scrutava dalle finestre i tetti e il porto, quasi temesse il profilarsi delle truppe speciali. Agitava la sigaretta sottile stretta tra le dita, ondeggiando tra la pioggia di cenere che si stratificava sul pavimento. Le sirene dei traghetti coprivano le cantilene dei mantra di Swayambunath.

- Forse è una trappola, forse no. - Peter Mandala aveva poggiato le mani sulla corazza opale del Cisco 4000 come se i suoi polpastrelli potessero carezzare i datagrammi che impazzivano tra i router del mondo. - Se non fosse una trappola avremmo risolto parecchi problemi. Web Runner è un buon prodotto, può interessare le aziende.

- Cosa dici... Questo si è firmato Zombie, non Compuware o HP. - Frank spense la sigaretta sul CD di Uniface. - Questi sono i madama del SNMP, o peggio.

- Peggio? - chiesi incuriosito. - Cosa c'è di peggio?

- Peggio dei madama... una banda. Già, una banda, magari una banda di skin del cazzo.

Mandala si chinò sulla tastiera della workstation Alpha, digitando lentamente, come se da ogni carattere si attendesse lo scaturire di un suono.