In alto, Paolo Arosio e la pentola per i pizzoccheri; sotto, Giuseppe De Micheli e gli antipasti messicani (vicino a lui, Piergiorgio Nicolazzini in una rara apparizione al Cenacolo)
In alto, Paolo Arosio e la pentola per i pizzoccheri; sotto, Giuseppe De Micheli e gli antipasti messicani (vicino a lui, Piergiorgio Nicolazzini in una rara apparizione al Cenacolo)
Tra tutti costoro, vorrei citare un paio di persone, con le quali condividerei gli eventuali premi Italia creati su misura per il Cenacolo. Premesso, naturalmente, che tutti i partecipanti o quasi (sempre meglio non generalizzare troppo) si sono prodigati con il massimo impegno per la buona riuscita dei vari Cenacoli. Ma questi due ci sono riusciti meglio, sarà un dono, che volete farci? Spero che nessuno si offenda, altrimenti s'attacca al disco volante e tira.

Uno dei due è Giuseppe De Micheli, detto anche Michele De Giuseppi o Michelazzo. Si narra che qualcuno l'abbia chiamato anche Giuseppazzo, ma non restano tracce negli annali. Cuore in fondo a sinistra, a lui e all'Arci Corvetto bisogna, che piaccia o no, rendere il merito di aver avviato per primi, quando ancora agonizzava il precedente millennio, le cene della mailing list di fantascienza a Milano. Rimane uno dei cenacolieri più attivi, nonché quello che mi riaccompagna ogni volta a casa, incurante delle nebbie di Corsico, che per i non pratici del posto, per capirci, Avalon al confronto è Sharm el-Sheikh. Ordunque, questo coraggioso figuro, oltre a organizzare Cenacoli a profusione, fin da quando il Cenacolo ancora non esisteva, si è prodigato per esso Cenacolo in innumerevoli modi, e basti qui ricordare la serata di Radio Bandita.

Radio Bandita trasmette su Internet il lunedì sera. Poi basta, perché la vita non è una matrice. Il sito è www.radiobandita.org, così vi andate a vedere di che cosa si tratta esattamente. Una sera, grazie al prezioso contributo di quel bandito del Michelazzo De Giuseppi, o comunque lo si voglia chiamare, tale radio ha mandato in onda tre ore di trasmissione sulla fantascienza. Sì, sulla fantascienza, non sul Cenacolo. Però di Cenacolo si è parlato, e senza Cenacolo, forse, quella trasmissione non sarebbe mai nata. In realtà, è anche un po' abortita, per mere ragioni tecniche del tutto indipendenti dalla passione e dalla buona volontà dei banditi Giucas e Marcolfo. E anche indipendenti dal Cenacolo. Presenti in studio, oltre al Michelazzo, Giuseppe Festino e Luca Masali; in collegamento telefonico da Seattle, Anna Feruglio Dal Dan; in collegamento via chat, una manciata di appassionati, tra cui diversi cenacolieri, che contribuivano con domande, suggerimenti e insulti alla buona riuscita della trasmissione. Comunque sia andata, è stato un successo.

L'altra persona dalla quale non si può prescindere è Paolo Arosio. Non scrive, non pubblica, non traduce, non corregge bozze, insomma, una mosca bianca in un fandom composto in prevalenza di professionisti o aspiranti tali. Ma legge tantissimo (a lui si attribuisce la definizione dell'Ulisse di Joyce come page turner), è abbonato a Urania e, soprattutto, organizza le Arosiocon.

Che cos'è mai l'Arosiocon? La definizione è solenne: l'Arosiocon è il Cenacolo dei Cenacoli, un Cenacolo che si espande a inglobare un Pranzacolo, e che da Milano estende i suoi tentacoli fino alle lande monzesi. E' l'evento che si consuma principalmente quando il Cenacolo cade di weekend, sabato o domenica, e che si tiene a casa del fratello del suddetto Arosio (che si chiama Arosio anche lui, quindi), in realtà un bunker attrezzato giusto per ospitare un'orda di unni come i fantascientisti affamati, con tanto di caminetto, griglia per costine di brontosauro, lettore di cd e, per l'appunto, biliardo, biliardino e ping pong. Una pacchia: fresco d'estate e caldo d'inverno, chi ha più voglia di andarsene? In occasione dei sei mesi di Cenacolo, la seconda Arosiocon, di cui è possibile trovare testimonianza anche sul Museo Fotografico della Fantascienza ( www.fantascienza.com/mffi/), è stata immortalata radiofonicamente da Radio Popolare, in collegamento telefonico con me medesima, in pieno delirio etilico alle sei del pomeriggio. Il che, ritengo, mi ha resa persona ancora più estremamente interessante (e non fatemi le pulci sulla grammatica), se possibile.

Che cosa volere di più? Un Lucano? Una pizza in compagnia e una pizza da solo? Non scherziamo, per favore. Un bel Cenacolo e vedrai gli alieni atterrare in piazza Duomo.