Bello e irritante (Mario Coppi)

Matrix è bello ma Matrix è irritante.

In poche parole questo è il giudizio che mi viene spontaneo parlando della trilogia di cui ho recentemente visto la conclusione. Non ho intenzione di dilungarmi su assurdità scientifiche quali gli esseri umani utilizzati come batterie, in palese violazione della fisica, o interrogarmi sul sistema di propulsione e volo delle seppie che danno la caccia ai nostri eroi: tutto questo è, per me, tranquillamente accettabile in nome della "suspension of disbelief" di cui parlava Coleridge già nel 1817.

Quello di cui più mi preme parlare è la storia in se e avverto chi non abbia visto i film che la mia recensione potrebbe anticipare loro qualcosa.

Il primo Matrix è stato visivamente spettacolare e innovativo, ricco di azione ma soprattutto, rispetto ai capitoli seguenti, senza incongruenze gigantesche ed evidenti.

Ma una creazione fantastica deve essere coerente il più possibile per essere a suo modo credibile.

Neo alla fine del primo capitolo della storia ha scoperto di essere l'eletto e praticamente onnipotente all'interno di Matrix: vede direttamente il codice, ferma le pallottole a mezz'aria e può volare.

In questa veste divina avverte le macchine che farà sì che chi vive in Matrix veda ciò che non dovrebbe vedere: che il mondo non è come viene percepito e che dalla matrice si può uscire.

Siamo adesso all'inizio di Matrix Reloaded a capiamo subito che del primo film non era vero quasi nulla: nonostante i suoi poteri Neo è costretto ad estenuanti combattimenti con gli agenti migliorati e le sue minacce sono rimaste lettera morta e ininfluente.

Morpheus, carismatica guida di Neo nel primo film, è considerato un visionario a Zion e Smith da programma eliminato si è trasformato in virus potentissimo.

Pur sempre fighissimi i nostri eroi si fanno menar per il naso dal Merovingio e dalla di lui consorte che per puro capriccio, pur essendo un programma, vuole un bacio da Neo. L'eletto è all'oscuro di quasi tutto ciò che in Matrix è importante: le backdoor, i programmi inipendenti e ribelli e soprattutto di essere lui stesso un sistema di controllo del mondo fittizio in cui e contro il quale si batte.

Non solo: Matrix è un programma che cicla su se stesso è siamo all'ennesima ripetizione.

Tra combattimenti che ricordano Bud Spencer, colossali incidenti autostradali e devastando una città Neo riesce a salvare sé e Trinity e scopre di avere strani poteri anche nel mondo reale.

Sipario.

Dopo il ribaltone di Reloaded arriva Revolutions: trama lineare e buoni contro cattivi faccia a faccia, ma...

C'è un ma: alla fine della sua via crucis Neo crea un'alleanza tra uomini e macchine e affronta, da bravo antivirus, il virale Smith sconfiggendolo. A mio parere peggiore non solo del primo ma anche del secondo film Revolutions chiude il cerchio in maniera insoddisfacente riproponendo, visto che non è facile concepirne un altro, il finale del primo film: Zion è salva e c'è un equilibrio tra umani e macchine che saranno costrette a liberare dalla matrice chi vorrà andarsene.

I film sono divertenti e, a tratti, visivamente impressionanti. Non rimpiango i soldi spesi per vederli e lasceranno probabilmente un segno in buona parte del cinema, soprattutto fantascientifico, da qui in poi ma sono irritanti perché gli spunti presenti non sono stati sviluppati e un finale valido non ci si è impegnati a trovarlo. (Mario Coppi)