Numeri Uno

di Luigi Pachì

luigi.pachi@fantascienza.com

Omicron

Numeri Uno, la column dedicata alle pubblicazioni di fantascienza apparse in Italia nel corso degli anni attraverso la disamina del loro primo fascicolo, continua alla caccia di pezzi rari. Un'occasione unica per i curiosi e i potenziali collezionisti per vedere le copertine dei mitici numeri 1 di molte delle testate che hanno tracciato la storia della science fiction nel nostro paese. Restate sintonizzati su queste pagine tutti i mesi perché le sorprese non mancheranno di certo.

Nel 1981 la Siad Edizioni, diretta da Giovanni Armenia, l'editore di riviste storiche come Robot e Aliens, esordisce con una nuova collana dalla periodicità mensile dal titolo Omicron. La formula è di quelle consolidate, ovvero un unico romanzo, una breve introduzione dello stesso, e il gioco è fatto... Il primo numero, che vedete qui rappresentato per la vostra collezione virtuale di numeri uno, ospita un discreto romanzo di Robert Silverberg intitolato Il Tempo della Terra (Stepsons of Terra). Siamo nell'Anno galattico 3806. Corwin, un'antica colonia terrestre persa nello spazio, sta per essere distrutta dall'orda devastatrice dei Klodni. Inizia così un'impresa disperata ad opera del personaggio principale (Baird Ewing), il quale torna sul pianetra madre alla ricerca d'aiuto. Ma la Terra che trova è lontana dai grandi giorni di gloria ed è asservita alla volontà degli abitanti di Sirio IV, in uno stato totale di decadenza. Per risolvere il problema occorre trovare un edificio fuori dal tempo dove è nascosto il segreto che può annientare la flotta dei Klodni. Si tratta in definitiva un romanzo di avventure spazio-temporali che si fa leggere velocemente e che viene presentato per la prima volta in Italia, sebbene pubblicato all'astero già nel 1958. L'edizione italiana è tradotta da Vittorio Curtoni ed è introdotta dallo stesso Silverberg che si sofferma a parlare di questo suo (al tempo della stesura) sesto romanzo e della sua produzione in generale.

La collana, dal costo di lire 1500, include qualche pagina pubblicitaria relativa alle edizioni fantascientifiche Siad e un piccolo box con l'elenco dei numeri successivi in preparazione. Una lista di romanzi e autori che mette in luce la scelta qualitativa da parte di un editore che in quel periodo ha dato veramente molto alla fantascienza italiana. Basti pensare che i sei numeri schedulati prevedevano opere di Brunner, Dickson, Budrys, Norton, Moorcock e Williamson.