L'alieno di Santilli

In una sala attrezzata da laboratorio medico, è disteso un misterioso essere dall'aspetto umanoide. E' glabro e a prima vista privo di alcuni caratteri distintivi dei mammiferi, cioè capezzoli e ombelico. Ha il ventre rigonfio, la gamba destra quasi completamente scarnificata e grandi occhi scuri che sembrano fissare il soffitto. Mani e piedi presentano un polidattilismo di sei dita. Si può notare inoltre una piccola vagina, mentre mancano gli attributi femminili secondari. Entra in scena un uomo protetto da un'ingombrante tuta, presumibilmente un medico, che inizia a esaminare il cadavere soffermandosi in particolare sulla gamba ferita. Un orologio analogico segna le 10.06 (non si sa se antimeridiane o pomeridiane). Dietro un pannello trasparente appare un secondo uomo: indossa un camice bianco e ha il viso coperto da mascherina, occhiali e copricapo da sala operatoria. Aiutato da due assistenti, il medico in sala inizia l'autopsia (sono le 10.30), operando un'incisione a Y sul torace. Vengono estratti diversi organi, tra i quali una specie di cristallo, contenuto in un involucro all'interno del torace. Il cineoperatore si muove continuamente e la telecamera sfoca ogni volta che inquadra il corpo da vicino. Da ciò che si riesce a cogliere, nessun organo sembra somigliare a quelli umani. L'attenzione si sposta ora sugli occhi dell'essere disteso sul tavolo operatorio. Sono ricoperti da una sorta di lenti nere, che una volta rimosse rivelano un bulbo oculare interamente bianco. A questo punto viene aperto il cranio e il cervello appare in evidenza. La struttura è completamente dissimile da quella umana. L'orologio segna le 11.45. Le riprese finiscono qui.

Il filmato, in bianco e nero e senza sonoro, dura circa ventuno minuti; l'autopsia (a partire dal momento dell'incisione del torace) un'ora e un quarto. Le riprese sono molto movimentate e presentano diversi tagli. Mancano le scene dell'apertura della gabbia toracica e della calotta cranica: si vede infatti il medico che opera con una sega manuale sulla testa dell'essere; un attimo dopo le immagini mostrano il cranio, già completamente aperto, dal quale si cerca di estrarre il cervello. La stessa cosa avviene anche per l'intervento sul torace. Questo è ciò che si è visto nel film intitolato La seconda autopsia, diffuso in Italia nel 1995 dalla trasmissione televisiva Misteri e nel 1996 dal Cun, con la videocassetta Caddero sulla Terra. Il caso Roswell, allegata alla rivista Notiziario Ufo. Le immagini rappresentano un alieno o una donna affetta da malformazioni genetiche? E' autentico o no? Per rispondere a queste domande è interessante risalire alla persona che lo ha divulgato, ma soprattutto al modo con cui è stata realizzata l'intera operazione.