Ottavo quesito: "É poco probabile che un contatto con una civiltà extraterrestre evoluta sia già avvenuto o stia avvenendo oggi". La domanda si proponeva di sondare il livello delle conoscenze ufologiche dei rispondenti. Dai risultati emergeva che, nonostante la gran quantità di avvistamenti UFO e il moltiplicarsi dei rapimenti alieni, i teologi non erano abbastanza informati in proposito da essere in grado di pronunciarsi con cognizione di causa. Il 59% rispondeva di concordare con l'enunciato; il 12% dissentiva; il 29% non sapeva cosa dire. Nono quesito: "Nel caso che una civiltà extraterrestre avanzata in contatto con noi non professasse alcuna religione, ciò metterebbe in forse la fede religiosa della mia congregazione". La risposta è stata pressoché plebiscitaria: no! La fede attuale resterebbe immutata. Tuttavia questo risultato sembrava rappresentare più una presunzione teologica che una convinzione realmente diffusa. Lo si può dedurre da alcuni rapporti pubblicati sul tema, dalla Brookings Institution per la NASA, ad esempio, che asseriva: "La posizione delle maggiori congregazioni religiose americane, delle sette cristiane e delle religioni occidentali di fronte alla vita extraterrestre merita un chiarimento. Per le sette fondamentaliste, che stanno prolificando nel mondo, la scoperta di un'altra vita avrebbe un effetto elettrizzante. E dato che le principali di queste sette hanno diffusione internazionale e talora costituiscono una importante fonte di notizie e di materiale mediale, sarebbe opportuno condurre degli studi nell'ambito delle loro sedi, chiese e missioni a proposito della vita ET. Inoltre, considerando l'eco internazionale che si produrrebbe con la scoperta di una vita aliena, sarebbe molto importante tener conto delle altre religioni. Se fosse scoperta una super-intelligenza, i risultati della notizia sarebbero del tutto imprevedibili". Decimo quesito: "Se una civiltà extraterrestre avanzata dichiarasse di essere responsabile della genesi della vita umana sulla terra, ciò provocherebbe la crisi delle religioni". Il 54% non era d'accordo. Undicesimo quesito: "Ritengo che le risposte date alle precedenti domande rispecchino l'opinione della mia congregazione religiosa". Il 69% dei teologi rispondeva affermativamente. Altri fornivano due risposte specificando qual era l'opinione personale e quale quella della congregazione. Non c'era dubbio, comunque, che la maggioranza dei rispondenti avesse considerato il proprio parere condiviso dall'intera comunità di appartenenza. Ma l'apparente sicurezza dei teologi americani del sondaggio Alexander è opinabile; qualora l'evento dovesse verificarsi effettivamente, molti poteri vacillerebbero; e ben sapendolo, i capi delle Chiese forse si comporterebbero realmente come supposto dal reverendo Downing, che disse: "Se i nostri governanti informassero segretamente le autorità religiose circa la reale origine extraterrestre degli UFO, e chiedessero alle stesse autorità cosa fare, cioè se annunciarlo o tacere, io sono certo che la maggioranza del clero risponderebbe: state zitti".