Deglutì, fingendo indifferenza. Si diresse verso il portone, toccando il braccio di uno dei due, a far intendere che voleva passare. L'uomo lo spintonò, facendolo arretrare.

Il tauvöl si girò verso l'altare. Ora, tutta la gente era voltata verso di lui, e lo fissava. Erano tutti soldati, con spade e fucili. Il prete teneva la pietra nella mano tremante. Chinando il capo, la consegnò ad un uomo, che per tutto quel tempo era rimasto nascosto nell'ombra.

L'uomo era vestito da soldato francese e sorrideva. Disse qualcosa al prete e fece un cenno, ordinandogli di parlare.

- E' q-questa che stai cercando, diavolo? - disse meccanicamente il prete.

No!, pensò Rädala.

L'uomo vestito da soldato francese strinse la pietra nel pugno e pronunciò delle parole in elfico antico. L'ombra di un gigantesco corvo riempì uno dei muri della chiesa. Rädala si sentì sollevare nell'aria da qualcosa di invisibile. Il suo corpo fu catapultato all'indietro, contro la parete. Ricadde sul pavimento. Tentò subito di rialzarsi, facendo leva con le braccia.

- In guerra occorre avere delle spie, soldato degli elfi. Che ti dicono che intenzioni ha il nemico. E poi occorre avere questa. - l'uomo, che gli aveva parlato ancora in elfico entico, gli stava mostrando la pietra nera.

Con orrore, Rädala vide che qualcuno era giunto vicino a lui con l'incenso. Si portò le mani alla gola; sulla bocca, a coprire anche il naso. Quell'odore... Sentì che le sue forze stavano svanendo. Di nuovo, cercò di non respirare.

Fu sollevato per le braccia e per le gambe, e portato fuori. I soldati gli avvolsero attorno ai polsi e alle caviglie delle funi. Parlottarono fra loro in francese. Il prete, che evidentemente era stato costretto a essere il loro complice, fu mandato via a calci. Risate. Alcuni cittadini erano sulla strada, sorvegliati da altri soldati, che li costringevano ad assistere alla scena.

I soldati caricarono i fucili e si voltarono verso l'uomo con la pietra nera. Lui, lentamente, alzò un braccio, poi lo abbassò.

L'ultima cosa che vide Rädala, prima che i soldati lo uccidessero, fu lo sguardo di quel francese.

L'uomo strinse di nuovo la pietra nel pugno, poi la infilò nel taschino interno della giacca.

In quella posizione, con la mano affondata nella giacca, si voltò e se ne andò, guardando davanti a sé, e la gente, le armi degli invasori puntate contro, si aprì in due file, inchinandosi al suo passaggio. Qualcuno sputò per terra.