X-rated Men and Women

di Bryan Singer (?)

Nei corridoi della Casa Bianca si snoda lentamente una colonna di turisti in visita guidata. Uno di loro è un mutante tatuato color pongo, con la coda ad asso di picche, i denti limati e la faccia dipinta con l'Uniposca, il che la dice lunga sull'efficienza dei controlli d'ingresso alla dimora di Bush (oppure è una geniale esca che Hollywood ha fornito alla CIA per catturare Bin Laden).

All'improvviso il mutante si rivela e comincia a far fuori le 1438 guardie del corpo del presidente, tutti fotomodelli strafighi atletici ed elegantissimi, una via di mezzo tra Raul Bova e Kevin Costner dopo la manicure, ma che in combattimento si dimostrano segaioli pazzeschi.

Dopo aver fatto il culo all'intero staff presidenziale, il mutante cattivo si teleporta direttamente in braccio al presidente, lo minaccia con un coltellaccio che a confronto Rambo aveva un nettaunghie e sulla cui lama c'è scritto BASTARDOQUESTOTELOMANDANOIMUTANTI (sennò il pubblico non capisce), e infine sparisce colpito di striscio dal meno sfigato dei Kevin Costner appena abbattuti.

Il presidente, dopo essersi doverosamente cambiato i calzoni, spara un cazziatone ai servizi di sicurezza.

- Perché avete lasciato entrare quel pazzo?

- Ehm... aveva detto di essere una stagista, signore.

Interviene un certo Stricker, che mostra all'incazzatissimo presidente la foto aerea dell'Accademia di Xavier.

- Guardi, signore: è qui che si nascondono i mutanti.

- Ma no. - obietta il presidente - La conosco, è solo una scuola privata: gli abbiamo concesso anche i finanziamenti Moratti per gli istituti parificati... Comunque, con il buonsenso e la coerenza che sarà una costante di questo film, adesso le do carta bianca: vada lì e faccia una bella strage.

Stricker sbatte i tacchi. - Agli ordini, signor presidente.

Congedatosi, l'alto ufficiale va a trovare Ian McKellen/Magneto nella prigione, costruita da Svarowsky in cristallo e cartaplastica domopak, dove il re dei mutanti cattivi è rinchiuso. Viene condotto alla presenza di quest'ultimo da un nerboruto secondino che dev'essere il fratello bello di Hulk Hogan. Il suddetto carceriere gonfia di mazzate Magneto affinché risponda alle domande di Stricker.

- Ma perché mi picchi, se hai il siero della verità? - protesta il mutante.

- Be', devo dimostrare di essere un cattivone malvagio, no? - spiega il secondino - Sennò il pubblico non capisce.

- Allora? - chiede Striker - Cosa mi sai dire della macchina di nome Cerebro?

- Ah, ma se sapessi niente di Cerebro non sarei in questo film! - replica Magneto.

E giù altre mazzate.

Nel frattempo Patrick Stewart/Xavier, venuto a sapere dell'attentato al presidente, cerca di rintracciare l'attentatore. Dopo qualche tentativo fallito su Google, lo localizza con Excite dalle parti di Boston. Decide di mandargli contro Tempesta e Jean Grey, spedendole laggiù con lo X-plano, il megajet privato di duemila tonnellate che i mutanti usano quando vogliono fare gli splendidi coerentemente col fatto che sono un'organizzazione segreta di cui nessuno deve sospettare l'esistenza.

Mentre le due statuarie X-women si preparano alla partenza, rientra alla base Wolverine, tutto infangato e coperto di neve.

- Dove sei stato di bello, Logan? - chiede tutta arrapante Jean Grey.

- In Alberta, a cercare la base segreta dove anni fa sono stato sottoposto a esperimenti chirurgici che non ricordo.

- Ma se non ricordi, come hai fatto a orientarti in Alberta, che è uno di quei posti sfigati tipo la Jakuzia e la Kamchatcha che se non ci fosse stato il Risiko nessuno li avrebbe mai nemmeno sentiti nominare?