E chi se ne frega, abbiamo detto. Tutti a ridere, allora. Così il prof s'è incazzato e ci ha spiegato cos'è questo controllo sociale. In pratica consiste nel fare in modo che nel nostro paese non ci siano più persone che robe da mangiare, o qualcosa di simile. In questo modo si evita anche che non ci sia cibo per tutti. Una bella invenzione, insomma.

Tutti abbiamo applaudito e il prof è tornato calmo.

Poi ci ha spiegato in che modo si passa in retrogadazione.

Facendola breve, si fa criptare un po' di gente.

- Tutto qui? - abbiamo detto in coro. Il prof è stato zitto. Poi ha sorriso.

- Il Ministero del controllo demografico sa il fatto suo. - Ha riattaccato. - E poi... di solito si inizia dai non-gaussiani.

Allora noi abbiamo applaudito ancora. Mi sembra giusto che quei diversi la paghino per primi. Sono come dei parassiti, lo dicono tutti. E poi hanno le varianze sballatissime.

Però c'è qualcosa che non mi torna. Per esempio vorrei sapere perché alla fine dell'anno scolastico ci troviamo sempre con la metà dei compagni di classe, gaussiani o non gaussiani che siano. L'ho chiesto al prof di genetica sociale e lui ha risposto con frasi strane, per lo più tratte dal vangelo moderno. Io comunque sono tranquilla. Il prof ha controllato i miei parametri e mi ha detto che sono al sicuro: se dovessi sparire, cambierei troppo la gauss di distribuzione dell'Enrico Fermi e secondo lei sto bene dove sono.

Piuttosto, ho paura per Giusi. Quella vecchia pirata si comporta in modo strano e non vorrei che finisse in qualche sistema di controllo. Se la beccano che fa sesso coi maschi senza inibitori la trattano subito.

La giornata è così bella, che sembra artificiale.

Anche se troppo benessere sballa i parametri, insomma.

Ce lo dice sempre anche il prof di chimica sociale.

In certi momenti avrei anch'io voglia di sfogare tutte le mie serotonine. E di farmi trastulallare da un sesso opposto.

Ma quando poi mi curo coi socio-ormoni, tutto mi passa.

Giusi mi dice che è uno sballo fare certe robe dopo aver cacciato giù dal lavandino quelle molecole del cazzo.

8 maggio

Lezione di controllo dell'istinto. Metà dormono. Gli altri sembra stiano ascoltando la Madonna in persona: guardano la prof come scimmie ammaestrate, esibendo sorrisini ebeti. E guarda un po' che coincidenza, sono tutti maschi.

Oddio, che la prof sia uno schianto, lo capirebbe anche un cerebro leso, ma vorrei sapere perché i miei compagni siano così lessi con certe femmine. E' la solita storia. Agli uomini piacciono le donne più grandi, non c'è niente da dire. Mami però mi ha detto che dopo le cose cambiano.

Certo che la prof non dovrebbe venire a lezione con quelle tutine così aderenti. Oppure quella messinscena da parte delle lezione. Io e Giusi comunque, dopo le lezioni di quella prof, becchiamo spesso qualche maschio in bagno a fare non vi dico cosa. Non che a me dia fastidio, per carità. Ma vedere quei tipi tutti allupati soffrire come cani, mi fa proprio pena.

Perché non danno somministrano più spesso gli inibitori anche a loro? Mistero.

Tornando alla lezione, mi stanno venendo due palle così. Voi direte che non c'è una lezione che mi vada bene. Venite a vedere durante l'ora di storia dell'arte, allora. Vado in estasi. Forse è anche merito del prof, un supermaschio che mi fa impazzire. Giusi dice che lo porterebbe nel bagno e se lo mangerebbe. Non sono cose che si dicono, le faccio io. Allora cerco di convincerla a comportarsi da vera gaussiana e lei mi ride in faccia. La Giusi è fuorissima: forse ha bisogno veramente di un po' di ormoni.