- E... e l'aurora?

- L'aurora ci sta per illuminare. La grande aurora; l'ultima aurora. Anche questa causata, predisposta dall'uomo, scatenata da energie che egli un tempo ha evocato e poi non ha saputo né voluto controllare.

- Energie per... controllare l'aurora? - il Viaggiatore era incredulo.

- No. L'aurora non si può controllare, ma solo provocare o affrettare e infatti adesso, dopo milioni di milioni di anni, la punizione si abbatte sui figli dei figli dei figli, e di nuovo colpisce soprattutto gli umili, quelli che non hanno colpa alcuna, com'è tipico di ogni disastro causato dall'uomo.

- E da dove verrà l'aurora?

- Sta già arrivando... è da oltre un miliardo di anni che sta sopraggiungendo. Ma solo ora raggiunge l'estasi, il vertice del suo fulgore. Solo ora sta per ritrovare il vigore che le concederà di balenare ancora. Soltanto ora...

- Ma è già vicina, adesso? - il Volatore si guardò intorno. - La mia impazienza cresce...

- E' su nel cielo che ci circonda e sta per superare le ultime nubi di cenere che ci sovrastano.

- Cenere... cielo. Cielo?

- Il cielo: l'azzurro oltre il nero che ci ricopre, la luce oltre il buio che ci ammanta dal tempo dei padri dei padri dei padri dei nostri padri. Il cielo. Alza la testa, creatura con le ali, uomo diabolico che ti celi nelle sembianze di un angelo per ossequiare una tua ultima, remota ironia o presunzione di chirurgia infracellulare. Alza dunque la testa, uomo, spalanca i tuoi occhi.

- Occhi?

- Occhi. Oggi tu senti e percepisci grazie alle vibrazioni e alle eco, ma nel passato dei passati è esistito un altro senso che ora è andato perso perché da sempre tutto è tenebra e ormai nessuno ha più nulla da vedere, ma questo senso un tempo c'era e si chiamava vista, che significava conoscere per mezzo degli occhi... occhi che sorgevano lì, in quel grande spazio vuoto che tu hai nella tua fronte.

- Ma se non ho questi occhi che dici, come potrò vedere l'aurora che arriva?

- La luce di quest'aurora può essere vista anche dai ciechi. E' troppo intensa, ed è così radiosa che sta per fendere la cortina di cenere che ricopre la Terra d'un nero sudario e si appresta ad abbagliare la superficie di questo mondo che da milioni d'anni ignora cosa sia la luce. L'aurora dunque sta per rivelarsi a tutti e sarà così potente che non serviranno occhi per vederla, ciascuno la sentirà crescere prima intorno e poi dentro di sé e infine ovunque tutti conosceranno la risposta e inneggeranno all'aurora...

L'automa protese le sue molte braccia di metallo verso il cielo nero di tenebre e il Viaggiatore e la terra e tutto il resto. Ed ecco che ora, tra il nero più nero, si poteva percepire qualcosa. Un pulsare che equivaleva a un bagliore. - Ci siamo, uomo risvegliato! Ecco... arriva l'aurora.

In pochi istanti il mondo nero e cieco da milioni di anni divampò d'un incredibile bagliore che rischiarava ogni cosa e la riscaldava, la pervadeva e la permeava e l'accendeva e la bruciava. Alla fine del tempo, il sole moribondo e spento emise la grande fiammata, l'estremo sussulto del suo cuore nucleare scatenando l'ultima reazione, l'ultima distruzione. Atomi e atomi si scontrarono nella conflagrazione conclusiva, accelerata e assecondata da una antica guerra atomica dimenticata da tutti, ma non dagli atomi e dalle molecole e dallo spazio.

La trasformazione di una stella moribonda in una fulgida nova...

E per l'ultima volta, sulla Terra ci fu l'aurora.