The Bunker, Sleepwalker

Ma dove ha messo la testa? Questa è l'edizione 34, non 33!
Ma dove ha messo la testa? Questa è l'edizione 34, non 33!
Ambienti claustrofobici e demoni della mente anche in The Bunker, dell'Inglese Rob Green: ambientato nel 1944, nel corso della disfatta dell'esercito del Führer, la pellicola di Green segue la ritirata di un plotone tedesco di fronte all'esercito alleato, stremati, i soldati trovano rifugio in un bunker dai labirintici sotterranei. Durante la notte strane ombre e agghiaccianti rumori sembrano provenire dai tetri ed umidi tunnels, mentre la paura ed evidenti segni di follia serpeggiano tra gli uomini ormai stremati, qualcosa o qualcuno inizia a braccare i soldati. The Bunker miscela abilmente gli ambienti tipici dei films di guerra con quelli claustrofobici dell'horror e dei luoghi infestati ed il regista non chiarisce mai se il plotone tedesco venga decimato dai soldati nemici, penetrati nel bunker attraverso le gallerie più profonde, o dalla manifestazione fisica dei demoni del proprio rimorso, per aver fucilato alcuni commilitoni colpevoli di diserzione.

"La storia è stata scritta da Clive Dawson, un autore particolarmente affezionato alle 'ghost stories' degli anni cinquanta, in cui è il luogo stesso, la casa, il castello, a divenire il personaggio principale del film", mi spiega il regista, "quando mi mostrò per la prima volta il soggetto, circa cinque anni fa, rimasi affascinato dall'inusuale mix tra l'orrore del conflitto e delle guerre in genere e quello delle più classiche storie di terrore di origine soprannaturale. La scelta dei tedeschi non è stata casuale, era un esercito dall'ideologia molto forte, la cui disfatta lasciò ferite profonde nella loro mente, in quanto cominciarono a chiedersi se ciò per cui avevano combattuto era giusto; questo mi ha permesso di approfondire i personaggi e trasformare il rimorso in demoni e presenze generati dalla mente". Chiedo a Rob Green se per il set della pellicola ha utilizzato un vero bunker: "no, l'interno è stato costruito negli studi cinematografici di Londra, mentre per gli esterni ci siamo spostati nella Foresta Nera, dove sono stati realizzati quasi tutti i films della Hammer", mi risponde il gioviale Rob, "ma dato il budget ridotto a nostra disposizione, abbiamo praticamente utilizzato le stesse pareti, sia per l'esterno del bunker che per i muri dei tunnels. Abbiamo cercato di risparmiare il più possibile, i cadaveri che avevamo per la scena finale erano solo otto, e continuavamo a spostarli per dare l'impressione che fossero centinaia".

Ulrik Hansson è un architetto di mezza età, con moglie e tre figli, una mattina scopre con stupore che la sua dolce metà ed i suoi due figli più piccoli, sono misteriosamente spariti durante la notte. Ulrik soffre di sonnambulismo e, dopo la denuncia della loro scomparsa alla polizia, si convince di aver commesso qualcosa di atroce nei confronti della propria famiglia, proprio nel corso di una delle sue inconsce passeggiate notturne. Deciso a far luce sulla verità, per quanto dolorosa essa possa essere, l'uomo si fissa una videocamera digitale, con del nastro adesivo, sulla spalla, in modo da poter documentare i suoi spostamenti. Inizia così Sleepwalker, geniale pellicola Svedese del debuttante Johannes Runeborg, supportata da un cast di ottimi attori, tra cui spiccano: Ralph Carlsson ed Anders Palm e dalla granulosa ed efficace fotografia di Hakan Holmberg: "Io e Johan Brannstrom (autore della sceneggiatura, n.d.a.) abbiamo scritto la storia dopo aver letto su un giornale la vicenda di un uomo, mi sembra in Canada, che in stato di sonnambulismo, ha preso la macchina, guidato per 40 chilometri, ucciso la moglie ed i figli ed è ritornato a dormire senza ricordare niente di quanto commesso!", spiega il regista, "è incredibile ciò che l'essere umano può fare durante questa fase del sonno, Ulrik è terrorizzato da ciò che può aver commesso nei riguardi delle persone che ama".

Giocando abilmente con i canoni classici del giallo, Runeborg costruisce un thriller in cui la figura dell'indiziato e quella del detective collimano e dove il susseguirsi dei colpi di scena porta lo spettatore ad un imprevedibile finale, condito da un pizzico di 'black humour". "Gli Americani hanno già acquistato i diritti per un remake a stelle e strisce di Sleepwalker, annuncia soddisfatto il giovane regista, "sarà diretto probabilmente da Joel Schumacher".