L'età dell'innocenza

Mi permetto di concludere con qualche piccolo appunto su quello che sembra essere uno dei punti base per inquadrare l'ottica con la quale tutta la saga di Star Wars è stata sviluppata. Qualcuno sembra offendersi quando si sostiene che questi sono film d'intrattenimento fatti per piacere ad un pubblico di ragazzini. Personalmente non ci vedo niente di male in questo. Si sono visti in anni recenti film indirizzati principalmente al pubblico dei giovanissimi ma che sono risultati pienamente soddisfacenti anche agli adulti che li accompagnavano.

I cartoni animati sono generalmente considerati un prodotto per bambini eppure film come Shrek, Monsters & Co., L'era glaciale, tanto per limitarci ad esempi recenti, hanno personaggi molto ben delineati e sceneggiature estremamente ben scritte e in grado di essere apprezzate anche dagli adulti, che ne percepiscono anche aspetti e riferimenti che i preadoloscenti non sono in grado di cogliere (e sono anche infinitamente più intelligenti di roba tipo Pearl Harbor che si supporrebbe invece rivolta ad un pubblico più maturo).

Ora, sebbene il Jedi Yoda versione guerriera alla fine di Episodio II ricordi in maniera allarmante quel roteante frullatore che è il Diavolo della Tasmania dei cartoons, è palese dire che comunque Star Wars non è un film a cartoni animati. Ma è comunque un prodotto destinato principalmente a quella fascia di età.

Questo non significa certo che non possa essere visto e apprezzato anche dai più grandi, in particolar modo da coloro che erano ragazzini ai tempi dell'uscita della trilogia originale, tra cui il sottoscritto. Qualcuno magari storcerà il naso ma rimane un fatto che i giovani tra gli 8 e 12 anni sono il target principale a cui intendono rivolgersi i creatori della saga di Star Wars.

Dice al direttore della rivista inglese SFX il produttore del film Rick McCallum: "Si sa che è un film per ragazzini. Nessuno che legga il New York Times o il Time di Londra deciderà se andare a vedere Guerre Stellari leggendone la recensione. Ma quello che succede normalmente è che un loro amico, o la moglie, o un membro della famglia, dirà: Oh, devi andare a vederlo... Si, è stupido ma è divertente, è forte." In un altro punto dell'intervista: "Ti posso dire una cosa, quando hai dei figli ed hanno 10-12 anni , fai vedere loro il DVD di La minaccia Fantasma e penseranno che è il massimo."

Sul responso spesso impietoso dei critici si giustifica così anche George Lucas in persona (NZ Herald, 27/04/2002): "Penso che i media tendano a dimenticarsi che io faccio questi film principalmente per ragazzini di 12 anni. Non vuole essere A beautiful mind." Ne prendiamo atto e guardiamo al futuro. Con L'attacco dei Cloni si sembra essere tornati sul binario giusto. Se la Forza lo vorrà Episodio III sarà all'altezza del mito, un gran finale degno di aver dato origine al tutto.