Connie ha rielaborato in Poldo la sua ironia sottile, che spesso lo aveva aiutato in situazioni difficili, che aveva affascinato Rebecca, quell'acume umoristico che si era dissolto nella Guerra di Annientamento.

III PROTOCOLLO DI SPERIMENTAZIONE - Progetto Espansioni di Attività Cognitive Umane ottenute tramite Rielaborazione neuronale di Computer Organico -

L'interazione emotiva e verbale tra il soggetto e le due Espansioni diventa ogni giorno più complicata.

Connie1 approfondisce e arricchisce le capacità del soggetto in modo sorprendentemente veloce e complesso.

Le Espansioni hanno assunto carattere autonomo e interagiscono in modo paritetico con Leopold Kasinskij.

Quest'ultimo predilige L'Espansione Creativa (Poldo) con cui sembra avere instaurato un forte legame emotivo-empatico.

Si notano dissidi con l'Espansione 1, contrasti che si evidenziano nelle contese scacchistiche e denotano un rifiuto dell'aspetto razionale-logico da parte del soggetto.

PROCEDERE.

Partita n.1003.

Kurtz lo fissa con uno sguardo di sfida, sul fondo delle iridi metalliche brilla un baluginio inquietante: la voce artificiale del suo doppio gli propone una scommessa scacchistica.

Leo ascolta impietrito, poi una risata stridula esce dalla sue labbra.

La sua E.1 lo osserva impassibile, ripete la richiesta, chiama Poldo come testimone.

Accettare? Kurtz è diventato incredibilmente forte nel gioco.

Perchè no? Non ha niente da perdere.

Ha già perso tutto: Rebecca, le sue bellissime bambine, la pace del suo paese e dello spirito, la memoria.

Ha già perso se stesso.

La mano sudata e tormentata di Leo stringe quella asettica di Kurtz in un gesto antico: di accordo e di sfida.

Poldo suggella il patto: il corpo della E.2 è percorso da un tremito crescente che lo scuote fino alle lacrime.

Umano, troppo umano!

Dopo la vittoria l' Espansione 2 si immobilizza di fronte alla vetrata.

Leo si avvia in camera invaso da stanchezza angosciosa.

Abbandona la testa sul cuscino... una ninna-nanna di voci infantili e femminili lo avvolge... le voci di Rebecca e delle gemelline... i sogni, a volte, si annunciano così, con una soave melodia che accarezza le palpebre e induce al sonno... scivola... cade... verso il rosso: fuoco, fuoco, rosso-fuoco, lingue vermiglie, fumo... hanno bruciato la sua casa, sente le urla di terrore della sua donna e delle bambine. Una punizione atroce, ordinata dal Comando Militare Supremo ed eseguita dai crudeli Miliziani Musulmani, una vendetta feroce per il suo diniego assoluto di rivelare il progetto delle fibre anaerobiche aria-terra.

Corre verso la casa, i vestiti si lacerano, trascina fuori i cadaveri della moglie e delle bambine, i corpi e le sue mani sono segnati da profonde bruciature. Avverte l'odore acre dei capelli bruciati, osserva gli arti scomposti, le bocche annerite, spalancate nel vano tentativo di ricerca dell'aria.

Perchè gli hanno fatto questo?

Un urlo disumano avvolge ogni cosa, lo obbliga ad uscire dal sogno rivelatore, che per anni aveva nascosto dentro un bozzolo tenace...

... si sveglia dentro quel grido: i pugni serrati con dolore, negli occhi i capillari sono scoppiati: il mondo intorno a lui è ROSSO, rosso-sangue, rosso-fuoco, colori di morte...

si alza, la sua pelle nuda odora ancora di fumo, risuona di voci straziate.

Cammina scalzo verso il Laboratorio di Poldo.

Lo trova rannicchiato con la testa tra le mani, piangente.

Si abbracciano, singhiozzando.

Rivede in un lampo i quadri dipinti dalla sua E.2: figure nere sullo sfondo rosso-fuoco, rosso-sangue, riascolta la musica che suonavano insieme, una dolce ninna-nanna infantile...

Partita N.1500 - L'ultima -

Il suo destino è già segnato.

Si reca nella Stanza della Contesa.

Kurtz lo accoglie immobile, un'ombra di sorriso aleggia sulle labbra perfette.