Quanti racconti abbiamo già pubblicato sulle pagine di Delos? Non lo so, non ho nessuna voglia di mettermi a fare i conti. Ma posso dire con certezza che sono tanti, e tutti a un livello qualitativo decisamente superiore alla media di quanto si era visto in passato sulle fanzine, le riviste amatoriali stampate in poche decine di copie che circolavano tra gli appassionati.

Che cosa significa, questo? Che gli autori italai di fantascienza hanno imparato a scrivere? Che il livello culturale medio è cresciuto abbastanza da averne riscontro diretto anche nella narrativa di genere?

Lascio ai sociologi e ai teorici dell'evoluzione del linguaggio la risposta. Da parte mia, mi piace solo sottolineare l'importanza del ruolo rivestito da una rivista come Delos in questa lenta ma costante crescita. Ormai siamo diventati un punto di riferimento, uno dei pochi, veri luoghi in cui un autore può pubblicare buona narrativa sapendo che sarà letto da un folto pubblico, che finalmente il suo nome comincerà a girare e che forse, se avrà la perseveranza e le qualità necessarie per continuare a scrivere a un buon livello, potrà uscire dal pantano del dilettantismo per approdare a qualcosa di più professionale e concreto.

Tutto questo è possibile grazie a Delos, e noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo creato. Ma l'intenzione non è certo quella di fermarci. Anzi. Continueremo a selezionare e a proporre ai nostri lettori racconti di qualità, a partire proprio dai due presenti in questo numero, ovvero L'onorata scommessa di Leopold Kasinskij di Cristina Carignani e Cyberpulp Fiction di Gino Galdi.

Per saperne di più su questi due autori, leggete le presentazioni che fanno di se stessi.