Della narrativa di Giuseppe O. Longo è stato scritto: "I suoi racconti fotografano il nostro male di vivere, la nostra inadeguatezza di fronte agli abissi insondabili dell'anima. Personaggi vittime di malattie insolite, passioni tardive, eventi imprevedibili che rovesciano di colpo gli orizzonti consueti nel loro contrario... Tutti portano dentro una ferita non sanata, una nostalgia, un rimpianto. L'amore li sfiora con dita leggiadre o urticanti, la pena di vivere senza capire li opprime: allora il crollo, la ribellione, un delitto, la mutilazione". La sua è una scrittura capace di "tensione, inquietudine, rara capacità di introspezione e scavo".

A quanto già accennato in tema bibliografico, va aggiunto che l'Autore scrive narrativa dal 1978. Sue opere letterarie sono apparse su varie riviste, tra cui Caffè Michelangiolo, Linea d'ombra, Nuovi argomenti, Resine, Il racconto, Tratti.

Longo ha pubblicato tre romanzi:

- Di alcune orme sopra la neve (Campanotto, Udine, 1990)

- L'acrobata (Einaudi, Torino, 1994)

- La gerarchia di Ackermann (Mobydick , Faenza, 1998)

e cinque raccolte di racconti:

- Il fuoco completo (Studio Tesi, Pordenone, 1986; ripubblicato da Mobydick, Faenza, 2000); premio Selezione Comisso, 1987

- Congetture sull'inferno (Mobydick, Faenza, 1995); finalista al premio Chianti, 1996; finalista al premio Città di Bergamo, 1997

- Lezioni di lingua tedesca (Hefti, Milano, 1996)

- I giorni del vento (Mobydick, Faenza, 1997); finalista al premio Mario Sansone-Città di Penne, 1997

- Avvisi ai naviganti (Mobydick, Faenza, 2001).

Di alcune orme sopra la neve è stato oggetto di tre seminari all'Istituto di psicologia dell'Università di Padova, tra il 1991 e il 1993.

L'acrobata è stato tradotto in francese (Gallimard, collana l'Arpenteur) nel febbraio 1996. Ad esso è stato conferito il premio Laure Bataillon 1996, per il miglior romanzo tradotto.

Alcuni suoi racconti sono stati tradotti in tedesco, francese, inglese, portoghese-brasiliano e gaelico.

Il volume di racconti I giorni del vento sarà tradotto in russo.

Nel 1998, la RAI ha mandato in onda un ciclo di quattro commedie e drammi radiofonici originali. Nel maggio 1999 è andato in scena a Trieste il suo dramma teatrale Il cervello nudo. Nel 2000 la RAI ha mandato in onda un ciclo di nove radiodrammi.

Oltre ai volumi di narrativa, si segnalano i seguenti di saggistica:

- Il nuovo Golem: come il computer cambia la nostra cultura, (Laterza, 1998)

- Homo Technologicus (Meltemi 2001).

In campo scientifico Longo ha svolto tra l'altro ricerche sulla teoria delle reti, sulla teoria dei codici algebrici e sulla teoria dell'informazione (in particolare sulla codifica

di sorgente). Ha pubblicato numerosi articoli specialistici su riviste italiane e internazionali, un manuale di Teoria dell'informazione (Boringhieri, Torino, 1980) e diversi volumi su argomenti avanzati. Fa parte del comitato di redazione di alcune riviste specialistiche italiane e straniere. Per molti anni è stato recensore per Mathematical Reviews e per Zentralblatt für Mathematik.

E' socio effettivo dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e socio corrispondente non residente dell'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere.

Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, intelligenza artificiale, problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico.

E' stato traduttore per le case editrici Boringhieri e Adelphi (15 libri dall'inglese e dal tedesco, tra cui opere di Gregory Bateson, Marvin Minsky, Douglas Hofstadter, Iräneus Eibl-Eibesfeld) e nel 1991 ha vinto il premio Monselice per la traduzione scientifica.

Collabora anche alle seguenti testate: Corriere della Sera, Kos, Rivista dei libri, Pluriverso, Technology Review, Letture, Oikos, alla Rai e alla Radio della Svizzera Italiana. Ha collaborato per oltre vent'anni a Le Scienze.

Leggi il racconto Rosa al confine