Biografia

La biografia di Ballard è un poco insolita rispetto a quella di altri autori di fantascienza, meno prosaica e probabilmente, altrettanto insolitamente essa è rifluita pesantemente nel suo immaginario poetico. Ballard nacque a Shangai nel 1930 e durante la seconda guerra mondiale venne internato in una campo di prigionia giapponese, esperienza che rifluirà più particolarmente nel romanzo non di fantascienza Empire of the Sun ma che alimenterà inoltre gran parte della sua narrativa. A sedici anni si trasferì in Gran Bretagna dove iniziò gli studi di medicina mai portati a termine, ma il cui influsso è abbastanza evidente in molti suoi lavori. Il primo approccio con la fantascienza avvenne negli anni '50 mentre prestava il servizio militare in Canada nella RAF e qui abbiamo probabilmente l'ingresso di altri elementi, gli aeroporti abbandonati e gli hangar rugginosi che tornano ossessivamente nella narrativa di Ballard. La nascita letteraria è del 1957 e avvenne sulle pagine della rivista New Worlds, diretta da E. J. Carnell, con il racconto Escapement (tit. it. Il tempo si guasta, Urania 908, Mondadori Milano, 1981) seguito nello stesso anno da Prima Belladonna (tit. it. Prima Belladonna,), pubblicato su Science Fantasy, che con altri racconti scritti successivamente costituirà l'antologia Vermilion Sands (1971, tit ital. I segreti di Vermilion Sands, Fanucci Editore, Roma, 1976).

Già da queste due prime prove sarebbe stato possibile intuire che non era nato un mero autore di fantascienza, ma un autore con una personalità maggiormente profonda, imbevuta di arte, surrealismo in particolare, e del bisogno di una maggiore letterarietà, che considerava la fantascienza più un mezzo espressivo che un puro e semplice fine. Ripetutamente Ballard in varie interviste esplicitò come ritenesse la fantascienza l'unica forma di letteratura possibile nell'età contemporanea ed è chiaro che non di mera evasione stava parlando. Al centro della sua riflessione, perché di riflessione come vedremo più avanti, possiamo parlare, c'è un discorso sull'uomo di tipo psicologico e tutto l'armamentario della fantascienza, da Marte al viaggio nel tempo alla catastrofe, non serve ad altro che a mettere l'uomo di fronte a situazioni che consentano di sbucciarlo dalle sovrastrutture sociali e culturali per ridurlo alla pura psiche. Nel 1962, su influenza probabilmente di altri autori prima di lui, giunse a teorizzare il cosiddetto Inner Space in contrapposizione all'Outer Space che era l'interesse principale della fantascienza: la fantascienza deve quindi, secondo Ballard, rivolgersi all'esame dell'uomo e della sua psiche, è questa la sfida, la conoscibilità non di Saturno ma di ciò che si agita nelle circonvoluzioni del cervello umano. Dopo quanto detto è quasi ovvio notare come Ballard fu uno dei principali autori che si strinsero intorno alla rivista New Worlds durante la direzione di Michael Moorcock. Fu inoltre uno degli esponenti di maggiore spicco, nonché teorizzatore, della cosiddetta New Wave inglese, ma va tenuto presente che la sua attività personale era comunque precedente a questa, in un certo senso quindi Ballard fu socio fondatore della New Wave e travasò in essa molti degli stimoli che lo avevano agitato sino a quel momento.