Riceviamo e pubblichiamo (frase di circostanza per scaricarci la responsabilità di quanto segue):

Lo Star Vic Italian Club, il club dei fan di Vittorio Curtoni, in collaborazione con se stesso, indice la terza edizione del premio letterario: la SVICcata dell'anno.

Il premio è aperto a tutti, compresi i tesserati dello SVIC: le uniche esclusioni previste riguardano quei soggetti che abbiano rapporti di parentela con i giurati fino al sesto grado, chi abbia vinto negli ultimi dieci anni il premio Hugo o il Nebula, chi abbia avuto di recente contatti oltre il secondo tipo con oggetti non identificati e il vincitore dell'ultima edizione del premio (il quale, se vuole, può anche partecipare, ma tanto non vincerebbe).

Ogni partecipante dovrà inviare un solo racconto di fantascienza (sono esclusi il fantasy, la science fantasy, l'horror, l'Heroicgoticpunk e le dimensioni oniriche in generale). Gli organizzatori, consci del fatto che a scrivere buoni racconti sono bravi tutti, richiedono un unico requisito per far sì che l'opera venga ammessa al premio, e cioè che la stessa dovrà essere inequivocabilmente brutta. Gli autori quindi dovranno dare il meglio di sé per creare una trama non umoristica ma ridicola, stilisticamente disprezzabile (non saranno comunque presi in considerazione errori grammaticali inseriti ad hoc), moralmente dubbia e che ben pochi legami abbia con la letteratura in generale. In sintesi, verrà premiato il peggior racconto. A differenza delle passate edizioni, gli autori dovranno cimentarsi nella prosecuzione di un incipit fornito dagli organizzatori, che è il seguente:

"Il giorno in cui Powha, un giovane del clan degli Urkhas, compì venti anni, a dispetto di quel che si pensava mise le ali. Tenne la festa sulle rive del Grande Lago Salato, quando i tre soli di Mah tinsero le acque di rosso. Il piatto forte era un umano lasciato per un'intera notte appeso al palo del sacrificio, come voleva la tradizione. Powha osservò distrattamente il Krugak che aveva di fronte, mentre ripensava all'offerta che aveva ricevuto. Non sapeva che in quel preciso istante l'immonda massa melmosa a 200 ferak dal suo villaggio stava risvegliandosi…"

Il racconto non dovrà superare le cinque cartelle standard di trenta righe per sessanta battute (diecimila caratteri spazi inclusi). Il termine di scadenza entro il quale far pervenire le opere è fissato per il 30 giugno 2005. I racconti dovranno essere inviati per via telematica al seguente indirizzo di posta elettronica: sviccata@libero.it, con file in formato .doc o .rtf . E' sconsigliato l'anonimato, così come l'utilizzo di pseudonimi.

Non è richiesta alcuna tassa di lettura, La giuria, composta da Silvia Castoldi, Alberto Cola, Davide Raco, Annetta Soppelsa e Selene Verri, selezionerà una rosa di massimo cinque finalisti la quale verrà poi sottoposta all’attenzione del vincitore dell’ultima edizione, che avrà il compito di identificare i tre peggiori racconti i quali avranno l’onore di essere letti dal Presidente Unico, il Vic, al quale spetterà di stabilire la graduatoria finale, senza l'obbligo di ascoltare il parere dei giurati. I primi tre classificati verranno premiati, previa comunicazione, durante l'annuale SvicCon che si terrà nella sede naturale della città di Piacenza. I premi consisteranno in trofei di materiale composito, ma sempre riciclabile e/o alternativo, e verranno consegnati dal Vic in persona alla presenza delle più alte personalità della fantascienza italiana, come d'abitudine. Se i giurati e il Presidente Unico non riterranno degne di merito le opere pervenute a causa di stile convincente, sprazzi di idee e trame solide, il premio "SVICcata dell'anno" sarà assegnato d'ufficio allo "Scrittore Ignoto". La partecipazione implica la totale e incondizionata accettazione del presente regolamento. In caso di contestazione, l'unico foro competente è quello costituito dai tesserati dello Svic. Nel caso la disputa riguardasse un tesserato, lo stesso sarà radiato dallo Svic. Maggiori informazioni possono essere richieste sempre all'indirizzo  sviccata@libero.it.