Lo ha detto in un'intervista con Chase Masterson per TheFandom.com e lo ha ripetuto nei giorni scorsi alla Deepcon di Fiuggi. Secondo Lolita Fatjo, già coordinatrice delle sceneggiature ai tempi delle tre serie The Next Generation, Deep Space Nine e Voyager, e tutt'ora agente di un gran numero di attori di Star Trek, il fatto che la Paramount abbia conservato i set di Enterprise non significa affatto che abbia intenzione di continuare la serie, che non è stata rinnovata da UPN.

"Anche per quanto riguarda Voyager e The Next Generation ci sono ancora molti set immagazzinati" ha detto la Fatjo. "Secondo me è un peccato che la serie venga chiusa dopo quattro stagioni, ma davvero non credo che possa essere salvata. Sono certa che tutti coloro che ci hanno lavorato ne sarebbero contenti, ma il mondo dello spettacolo ha i suoi meccanismi, e tutti gli attori ormai sono ormai in ballo con altri lavori. La mia opinione è che sì, prima o poi ci sarà un'altra serie di Star Trek, senza alcun dubbio, ma non credo che sarà Enterprise."

A Fiuggi la Fatjo ha anche affermato che è stata davvero una vergogna il fatto che, dopo aver lavorato a una quarta stagione di ottima qualità che a detta di tutti è stata di gran lunga la migliore della serie, Manny Coto sia stato messo da parte per l'episodio finale, per il quale è stato usato un saggetto scritto da Rick Berman e Brannon Braga. L'opinione della Fatjo sembra essere condivisa anche da diversi membri del cast, in particolare da Jolene Blalock che lo ha anche affermato pubblicamente definendo la qualità dell'episodio, intitolato These are the voyages, "scandalosa". In particolare darebbe molto fastidio il fatto che alla fine della storia verrebbe rivelato che la puntata (o forse, secondo alcuni, l'intera serie) non sarebbe stata altro che una simulazione del ponte ologrammi dell'Enterprise E, creata da William Riker (Jonathan Frakes) e Deanna Troi (Marina Sirtis), non è chiaro se a scopo di ricostruzione storica di fatti realmente accaduti o, come affermato da alcuni, come semplice fantasia.