Sono diventati ormai una presenza standard in film e telefilm di fantascienza ma certamente gran parte della loro evoluzione la si deve ad un grande della fantascienza come Isaac Asimov. "Avevo visto il futuro ed ora è qui", potrebbe dire oggi visto che nel 1950 (anno d'uscita della sua famosissima raccolta di racconti) già si dilettava a proporre ai lettori storie legate al comportamento di questi strani elettrodomestici senzienti chiamati robot. Come ben noto ci aveva pensato bene e aveva previsto che tali macchine avrebbero dovuto agire secondo tre principi inviolabili, a garanzia e protezione di chi l'aveva (o l'avrebbe) creato, l'uomo, le imprescindibili tre leggi della robotica: un robot non può far male ad un essere umano o, tramite l'inazione, permettere che un uomo subisca alcun danno. Un robot deve ubbidire agli ordini degli umani, tranne che quando questi contrastano con la prima legge. Un robot può proteggere la propria esistenza finché questa protezione non contrasta con la prima e con la seconda legge. La tecnologia ci mostra una presenza sempre maggiore di robot nella nostra vita quotidiana, ad esempio robot uomini e donne sono articoli abitualmente presenti nel catalogo della Nieman Markus, esclusiva catena di negozi; la Sony e la Honda hanno recentemente resi noti i loro prototipi di robot, rispettivamente denominati AIBO e ASI-MO, quest'ultimo con un evidente riferimento nel nome. Anche la NASA ed il Pentagono hanno iniziato ad impiegare robot sia in campo militare che in quello dell'esplorazione spaziale, basti vedere gli attualissimi robot usati su Marte. Sono già stati usati, inoltre, anche in aree differenti da quella chirurgica, mineraria o astronautica. Addirittura, recentemente, in Giappone, un insolito e dotato robot (QRIO) ha diretto la Quinta Sinfonia di Beethoven in attesa della performance della Tokyo Philarmonic Orchestra... Dunque c'è molta attesa per scoprire il modo in cui Hollywood si sarà appropriata del futuro ad alto tasso di logicità creato da papà Asimov: il grande padre della fiction robotica ha cambiato la nostra visione di questo mezzo tecnico per sempre e prima di lui il concetto che si aveva era quello di creature non certo benevolenti, anzi spesso e volentieri negative e pericolose. I, Robot, thriller d'azione fantascientifico con Will Smith (Men in Black), Bridget Moynahan (La regola del sospetto), Bruce Greenwood (The Core) e James Cromwell (Star Trek - Primo Contatto) è diretto da Alex Proyas (Il corvo, Dark City), mentre per gli effetti speciali sono state mobilitate due compagnie leader nel settore, l'americana Digital Domain (The day after tomorrow - l'alba del giorno dopo) e la neozelandese Weta Digital (Il Signore degli Anelli). Il film sarà distribuito dalla 20th Century Fox nei cinema USA il 16 luglio e arriverà in Italia 29 ottobre 2004.